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Spostamenti tra regioni, Sileri: 'Possibili dal primo giugno'

13 maggio 2020 - 11:18

Il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ritiene che dal primo giugno ci si potrà spostare da una regione all'altra, tema che sta molto a cuore ai casinò.

Scritto da Amr

Ovviamente la prima domanda, fondamentale, è: quando potranno riaprire i casinò? Ed è possibile che già questa settimana, con il nuovo Dpcm di Giuseppe Conte, si possa avere qualche risposta in merito, e se dunque lo potranno fare dal 18 maggio (ipotesi in realtà poco probabile) o se comunque sarà data la facoltà alle Regioni di decidere in tal senso. Ma la seconda domanda è: quando saranno consentiti gli spostamenti da una regione all'altra, condizione quasi altrettanto fondamentale per il business dei casinò, che vivono poco di clientela locale?

Una indicazione viene da Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, durante la trasmissione ‘Circo Massimo’ su Radio Capital: "Penso che dal primo giugno ci sarà possibilità di spostarsi da una regione all’altra. E secondo me sarà possibile muoversi anche dalla Lombardia”. Il vice ministro ha aggiunto: "Dal 18 maggio faremo un passo avanti e di questo ne sono sicuro e per fine mese ci sarà maggiore libertà. Ovviamente non posso garantire oggi la libertà del movimento fra diversi Regioni perché è un momento di osservazione; è una fase 2 molto iniziale e ci sono 12 regioni che hanno meno di 12 infetti”.

Nel caso di mobilità tra le regioni, se ne gioverebbero anche le strutture alberghiere del Saint Vincent Resort & Casino. A tale proposito con un'ordinanza firmata ieri, il governatore della Valle d'Aosta Renzo Testolin, regolamenta le “nuove aperture” possibili, sul territorio regionale per quanto attiene la Fase 2 dell’emergenza Covid-19.
Il documento, che fa seguito all’incontro tra i presidenti delle Regioni e il ministro agli Affari regionali e Autonomie Francesco Boccia, traccia le linee della ripresa con un’attenzione particolare alle istanze del mondo della montagna e della sua economia e, al tempo stesso, con una “premura” specifica per il tessuto imprenditoriale valdostano, caratterizzato dalle piccole attività artigianali.

Per quanto riguarda gli alberghi e strutture ricettive extralberghiere, "è consentito il soggiorno, oltre che presso alberghi e residenze turistico-alberghiere, nelle strutture ricettive extralberghiere (case per ferie, ostelli per la gioventù, rifugi alpini e bivacchi fissi, dortoirs, esercizi di affittacamere e strutture ricettive a conduzione familiare, case e appartamenti per vacanze), così presso i complessi ricettivi all’aperto e nelle strutture agrituristiche a soggetti soggiornanti in Valle d'Aosta per esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute o soggetti residenti o domiciliati in Valle d’Aosta presi in carico dal Servizio di primo intervento per persone prive di abitazione.
L’Ordinanza prevede che gli ospiti delle strutture, nel caso di locali e luoghi chiusi accessibili al pubblico e in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire continuativamente il mantenimento della distanza di sicurezza, utilizzino protezioni delle vie respiratorie, con esclusione dei bambini al di sotto di sei anni e dei soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo delle mascherine". Per ora, non si tratta di una casistica che possa interessare in particolare le due strutture del Billia, anch'esse chiuse dall'8 marzo, come il Casinò.

 

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