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Campione 2.0: 'Assunti due croupier al Casinò, violato concordato'

11 gennaio 2025 - 09:11

I consiglieri comunali di Campione 2.0 segnalano al giudice delegato al concordato della Casino di Campione Spa l'assunzione diretta di due croupier.

Scritto da Redazione
Casinò di Campione d'Italia © AdmComSRL / Wikipedia

Casinò di Campione d'Italia © AdmComSRL / Wikipedia

Nuovo intervento del gruppo consiliare di minoranza Campione 2.0 in merito al Casinò di Campione.

Questa volta con una lettera inviata al giudice delegato al concordato della Casino di Campione Spa dai consiglieri Simone Verda e Gianluca Marchesini per segnalare di aver appreso “informalmente ma con certezza che la Casinò di Campione Spa ha effettuato recentemente due 'assunzioni' di dipendenti, non è dato conoscere in che forma, con funzione di croupier. I due interessati, peraltro, sarebbero o sarebbero stati dipendenti del casinò di Mendrisio e del casinò di Lugano”.

Secondo quanto reso noto da Verda e Marchesini “si tratterebbe di due rapporti aperti direttamente, senza preventivo bando e senza confronto fra candidature, il che viola apertamente sia l’accordo di concordato, che prevede solo assunzioni in tali forme, sia l’articolo all’art. 19 T.U. n. 175/2016 (Madia). Quest’ultima norma, in particolare, obbliga a reclutare il personale tramite procedure selettive, qui omesse, e mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente, qui altrettanto omesso. La sua violazione, peraltro, impegna il lavoratore a restituire tutti gli emolumenti indebitamente percepiti”.

Inoltre, puntualizzano i due consiglieri nella lettera inviata al giudice delegato al concordato della Casino di Campione Spa, “considerando che si tratta dell’assunzione di due residenti italiani che non è dato conoscere come siano stati contattati dalla società e che le disponibilità finanziarie della società sono interamente vincolate all’esecuzione del concordato in dipendenza delle norme della legge fallimentare, le intervenute assunzioni comportano la distrazione di denaro ad uso diverso da quello vincolato dalla legge”.

Quindi, Verda e Marchesini richiedono l’intervento del giudice delegato “affinché i predetti rapporti di lavoro o assimilabili siano immediatamente interrotti e, previa valutazione discrezionale in merito al disposto dell’articolo 314 bis codice penale, per l’eventuale segnalazione del caso alla competente Procura della Repubblica, ove se ne ravvisino i presupposti. Qualora ne risultassero al corrente, si sottolinea l’omessa segnalazione del caso al giudice da parte dei commissari di concordato e, nel caso opposto, l’inadeguatezza della loro sorveglianza sulla gestione del concordato”.

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