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Alpe: 'Casinò St. Vincent, la maggioranza ha cambiato marcia'

27 giugno 2017 - 14:55

Il Gruppo Alpe sottolinea come sul Saint Vincent Resort & Casino la nuova maggioranza regionale ha cambiato marcia.

Scritto da Anna Maria Rengo
Alpe: 'Casinò St. Vincent, la maggioranza ha cambiato marcia'

"La notizia degli inviti a dedurre emessi oggi 27 giugno per i finanziamenti degli anni scorsi al Casinò di Saint-Vincent non ci coglie di sorpresa. Come non ci coglie di sorpresa l’accusa di truffa per l’ex assessore Ego Perron e per i vertici passati del Casinò". Lo sottolinea in una nota il Gruppo Alpe che ricorda come per anni, dai banchi della minoranza avesse "sottolineato come a tutela di quegli investimenti non vi fossero piani credibili e come i bilanci paressero sospetti. Ora sono arrivati la Corte dei Conti e la Procura. Poco importa qui aver avuto ragione. Non vi è alcuna soddisfazione nel constatare quante risorse siano state sprecate fino a pochi mesi fa. Ciò che dice quest’inchiesta è semplicemente che un amministratore pubblico è responsabile di come usa i soldi pubblici.
E il messaggio che passa è che per anni in Valle e in particolare per il Casinò si sono usati i soldi pubblici in maniera disinvolta. Vedremo come andrà avanti l’inchiesta, ma quello che possiamo dire fin da ora è che da questo punto di vista questa maggioranza ha cambiato marcia. E l’aggressività degli stessi principali attori del passato contro in piano di rilancio del casino in consiglio ne è la prova.
Quello che possiamo dire fin da ora è che questa è stata la ragione principale per cui Alpe ha voluto prendersi il carico direttamente, con Albert Chatrian, del dossier Casinò. Una sfida difficilissima per un azienda abituata a ragionare al di fuori delle logiche economiche e coperta dalle influenze politiche. Una sfida non ancora vinta per le resistenze estenuanti di chi è abituato a non preoccuparsi del conto economico. Che tanto paga Pantalone.
La notizia di oggi dice che Pantalone non può più pagare. E per fortuna, diciamo noi.
La sfida di domani sarà far capire che questo nuovo piano di sviluppo nel chiedere sacrifici è l’unica strada per salvare 600 posti di lavoro. Che i lavoratori del Casinò capiscano che l’attacco nei loro confronti non viene da chi vuole salvare l’azienda (la nuova maggioranza), ma viene da chi (Union Valdôtaine su tutti) cerca di difendere le proprie scelte sconsiderate del passato a loro discapito. Che i valdostani capiscano che il Casinò merita un'ultima chance. Buon senso, onestà e serietà sono la differenza tra prima e ora. Buon senso, onestà e serietà possono garantire un futuro alla casa da gioco senza pesare sulle tasche dei valdostani". 

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