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Biancheri: ‘Proposta Baretta toglie indotto a economia locale’

28 aprile 2015 - 07:38

“È sicuramente difficile intervenire nel dibattito aperto dal sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta con il dovuto distacco essendo il Comune di Sanremo, come anche gli altri Comuni sedi di Casinò, parte direttamente in causa”.

Scritto da Anna Maria Rengo

Lo sostiene, in premessa, il sindaco della cittadina in provincia di Imperia, Alberto Biancheri, chiamato da Gioconews.it a commentare il ‘progetto’ che il sottosegretario vorrebbe attuare, se possibile, utilizzando già lo strumento della delega fiscale. Quindi, il'superamento' delle quattro attuali società di gestione, in favore di una unica, che sia di proprietà degli enti locali e partecipata dallo Stato o viceversa.

 

“La razionalizzazione di cui parla Baretta è una ristrutturazione che toglierebbe ulteriormente indotto all’economia locale. Ridurre ancora gli organici, accentrando le funzioni direttive, significherebbe diminuire la capacità occupazionale sul territorio e privare del potere gestionale gli enti locali. Gli avanzi di gestione andrebbero alla ‘holding’ (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli)? Che cosa rimarrebbe ai Comuni, sedi di Casinò? Da chi e dove verrebbero assunte le iniziative di promozione dei Casinò, che producono benefici per la città?”.

Biancheri porta inoltre “alcuni esempi specifici legati al Comune di Sanremo: ci sarebbe ancora interesse ad organizzare i tornei di poker, che producono valore per l’economia della città ma non per la società? Ci sarebbe ancora disponibilità a sostenere iniziative culturali? Inoltre, la considerazione sulla – probabilissima - apertura di ‘filiali’ potrebbe nascondere l’intenzione di consentire l’apertura di altre case da gioco sul territorio nazionale. Ciò aggraverebbe la situazione competitiva in un mercato già saturo, caratterizzato da una notevole offerta di gioco”.

Secondo il sindaco dunque, “nell'ottica di cui sopra, appare essenziale una normativa volta a regolamentare in misura restrittiva l'offerta di gioco al di fuori delle sedi di Casinò, così da limitare anche i rischi legati alle possibili ingerenze della criminalità organizzata, con capillari controlli per l'osservanza della normativa in questa delicata materia”.

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