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Canesi: 'Mia amministrazione ha ridotto il debito del Comune Campione'

07 ottobre 2022 - 12:10

Il sindaco di Campione d'Italia Roberto Canesi fa il punto sugli scenari che si aprono all'indomani del dispositivo con cui la CdC rigetta il ricorso contro la bocciatura del piano ri riequilibrio finanziario.

Nella giornata di ieri 6 ottobre il dispositivo, con cui le sezioni riunite della Corte dei Conti "rigettano il ricorso per l'insussistenza dei presupposti di cui all'articolo 256 comma 12 Tuel" e si prevede che “il dissesto già dichiarato prosegue nel rispetto della data di segregazione patrimoniale individuata dall'articolo 254 comma 3 lettera a) del Tuel, non trovando applicazione l'articolo 2443.quater comma 7 Tuel".

A fare il punto, dopo il rigetto del ricorso in appello presentato dal Comune di Campione d'Italia contro la bocciatura del suo piano di riequilibrio finanziario da parte della sezione lombarda della Corte dei Conti, è il sindaco Roberto Canesi.

“Dobbiamo aspettare le motivazioni del dispositivo anche se le prime indiscrezioni sulla sentenza inducono a valutare positivamente la sostanza della stessa nel suo complesso in quanto agevolerebbe la soluzione della complessa situazione del riequilibrio del bilancio del Comune di Campione".

Ma visto che il dissesto prosegue e che i bilanci della sua amministrazione non sono stati approvati, come si configurano le spese decise dopo il 2018: forse come debiti fuori bilancio?

“No, in quanto nel frattempo il Comune ha provveduto a pagare debiti certi e accertati dei periodi pregressi, riducendo così in maniera consistente la massa passiva dei debiti ereditati e riducendo anche l’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria. Ciò si è reso possibile grazie all’operazione di rinegoziazione dei mutui, che ha consentito di liberare risorse per circa 4 milioni all’anno. Quindi l’ente non ha peggiorato la situazione preesistente ma l’ha migliorata considerevolmente".

Il nodo sanitario resta quello più intricato da sciogliere?

"Questa è una questione che dovrà trovare siluzione nel giudizio in corso. Innanzitutto possiamo dire che fino al 2012 le spese sanitarie sono state pagate direttamente dal ministero in base alle norme di legge, senza quindi che la Regione Lombardia abbia corrisposto alcunchè a tale titolo, chiedendosi quindi un rimborso per somme pagate regolarmente da terzi. Resta poi il fatto che a ben vedere tutte queste somme, se si esclude il solo 2018, per legge fanno capo al bilancio dell’Osl e non quello del comune. Anche per questo era stata appostata dal Comune per l’anno 2018, a titolo cautelativo, una riserva di 6 milioni. A mio modesto parere poi, la richiesta della Regione Lombardia risulta in contrasto con le norme della prescrizione che, nel caso, trattandosi di rimborsi a ente assicurativo svizzero, sono molto brevi e non consentono certo di ricomprendere un periodo tanto lungo come quello oggetto dell’istanza (2002/2018, dunque 16 anni!). Pare ancora opportuno segnalare che, come deliberato a suo tempo dal commissario prefettizio e richiamato in alcune passaggi degli atti delle convenzioni Comune/Regione Lombardia/Asl, i i maggiori costi delle spese sanitarie che incombono sul Comune devono intendersi nei limiti del contributo ricevuto allo specifico scopo dallo Stato. Paradossalmente poi si chiederebbero rimborsi per spese che mai il Comune di Campione ha conosciuto nè ha potuto verificare o controllare, tanto più che trattasi di richiesta cumulativa per l’intero periodo dei 16 anni, senza dettaglio analitico annuale".

Al di là dell'obbligo o dell'automaticità di un eventuale commissariamento del Comune, che resta ancora da accertare, cosa ritiene politicamente giusto fare, anche per il bene della comunità? Stamattina La Provincia di Como titola così un'intervista ad Angela Pagano, dirigente dell'ufficio contabilità e gestione finanziaria della Prefettura di Como già inviata a Campione d'Italia come commissario straordinario di liquidazione: "La Prefettura su Campione - Il sindaco dovrebbe dimettersi'".

"Su questo argomento al momento non voglio sollevare polemiche inutili solo utili a scoop giornalistici, e riconfermo che mi rimetterò alle indicazioni e ai suggerimenti del Ministero e della Prefettura. Sono comunque sconcertato da quelle dichiarazioni”.

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