La “fase dell'iter”, come si legge sull'apposita pagina del sito della Camera, resta lo stesso: “ancora da assegnare”. Tuttavia, la proposta di legge del deputato del Gruppo misto Francesco Gallo “finalizzata all’apertura di una casa da gioco nel comune di Taormina” (Messina) compie un piccolo passo avanti, a quasi due anni, era maggio 2023, dal suo annuncio: la pubblicazione del suo testo. Una pubblicazione che riporta all'attualità un duplice tema: da un lato la necessità di riordino normativo anche dei casinò, dall'altro l'aspirazione di diversi Comuni italiani ad averne uno proprio. Come è, da decenni, il caso della Perla dello Jonio, anche in considerazione, ricorda Gallo nella premessa al testo di legge, della “rilevanza” e dell'”importanza che l’apertura di una casa da gioco può avere per lo sviluppo turistico dell’Isola”.
Molte case da gioco sono presenti in vari Stati dell’Unione europea e in Italia nei comuni di Saint-Vincent, San Remo, Campione d’Italia e Venezia, ricorda Gallo, rilevando anche che “l’istituzione delle case da gioco nel territorio del nostro Paese è avvenuta mediante atti legislativi
che ne hanno autorizzato l’apertura in singoli comuni in deroga alle norme del codice penale”.
Il nuovo casinò costituirebbe “ad un tempo un’attrattiva turistica e una fonte di finanziamento”. Infatti, “rappresenterebbe un importante ed efficace strumento per investimenti economici e fornirebbe occasioni di lavoro e di benessere per numerosi addetti professionali qualificati. Da non trascurare poi che l’apertura di una casa da gioco nel comune di Taormina produrrebbe ricchezza che verrebbe distribuita sul territorio stimolando l’economia locale. Importante e qualificante, quindi, per il territorio siciliano sarebbe l’apertura della casa da gioco nel comune di Taormina che costituirebbe, come detto, un’opportunità di elevazione e di riqualificazione dell’offerta turistica”.
Gallo spiega anche il perchè della scelta di Taormina: essa “ha una grande rilevanza strategica nella politica turistica regionale anche per la sua notorietà internazionale ed è stata, tra l’altro, l’unica sede di casa da gioco in Sicilia. La presente proposta di legge, con l’istituzione
di una casa da gioco nel comune di Taormina, determinerà, altresì, il superamento dei danni e degli svantaggi che la situazione
attuale comporta a livello turistico per la Sicilia in generale e per Taormina in particolare, dimostrati anche dal forte esodo dei flussi turistici domestici verso quei Paesi vicini, come Malta, le cui strutture da gioco sono legalizzate e promosse”.
L'iter proposto da Gallo è semplice e sintetico: innanzitutto una legge nazionale che deroghi agli espressi divieti di gioco d'azzardo previsti dal codice penale, poi una legge regionali che disciplini gli aspetti più tecnici della nascita del casinò a Taormina. Ecco il testo integrale della sua proposta di legge.
Art. 1.
1. Al fine di garantire al settore turistico condizioni analoghe a quelle di altre regioni e di altri Stati membri dell’Unione europea, in deroga agli articoli 718, 719, 720, 721 e 722 del codice penale, è autorizzata l’apertura di una casa da gioco nel comune di Taormina, considerata l’alta vocazione turistica del medesimo comune.
2. Con legge della Regione Siciliana sono individuati:
a) il procedimento per l’apertura della casa da gioco di cui al comma 1, sentito il comune di Taormina per l’individuazione della sede della casa da gioco;
b) le modalità di gestione della casa da gioco di cui al comma 1, oggetto di concessione amministrativa e affidata a società per azioni individuate secondo procedure di evidenza pubblica;
c) la durata della concessione amministrativa della casa da gioco di cui al comma 1;
d) i tipi di gioco autorizzati nella casa da gioco di cui al comma 1;
e) i giorni di chiusura e gli orari di apertura al pubblico dei locali adibiti al gioco nella casa da gioco di cui al comma 1.
L'ATTESA IN SENATO - Sempre nel maggio del 2023, anche in Senato era stata presentata una proposta di legge sui casinò, più in particolare sull'apertura di casinò stagionali a San Pellegrino Terme (Bergamo) e a Gardone Riviera (Brescia). Recava la firma del senatore di Forza Italia Adriano Paroli ma, a oggi 14 febbraio, il testo non è stato ancora pubblicato.