Casinò in Thailandia, la parola di nuovo al governo tra dubbi e modifiche
Dopo il parere del Consiglio di Stato, il governo thailandese pronto a esaminare di nuovo il disegno di legge sui casinò.
Scritto da Mc
Foto di Alejandro Cartagena su Unsplash
Il Consiglio di Stato della Thailandia ha completato la sua revisione sul disegno di legge governativo che punta a introdurre i casinò nel paese asiatico e sarà ora il governo, il prossimo 11 marzo, a decidere come procedere sulla base delle indicazioni emerse.
In particolare, il parere del Consiglio di Stato aggiunge al testo preesistente la proibizione del gioco online e dello streaming live delle attività di gioco d'azzardo, così da “impedire alle persone esterne al casinò di partecipare".
Una tale restrizione proibirebbe certamente qualsiasi forma di gioco a distanza tramite streaming live ai clienti, come è comune nelle Filippine, e molto probabilmente metterebbe anche al bando le scommesse per procura (o cosiddette proxy), in cui i giocatori a distanza telefonano le loro scommesse a qualcuno che si trova nei locali.
Gli occhi saranno puntati anche sulla Sezione 65 del disegno di legge modificato sui complessi di intrattenimento, che stabilisce che i cittadini thailandesi dovranno avere almeno 50 milioni di Thb (1,5 milioni di dollari Usa) nei loro conti bancari per entrare nei casinò del paese.
La misura, aggiunta dal Consiglio di Stato, mira a limitare l'accesso solo a coloro che hanno notevoli mezzi finanziari, ma i rappresentanti del governo hanno già dichiarato che è improbabile che approvino tale restrizione. In effetti, l'importo del conto in banca è elevato, soprattutto in un paese dove il costo della vita è invece basso, e fissare questa soglia significherebbe impedire a quasi tutti di andare al casinò.
Il vice ministro delle finanze Julapun Amornvivat ha recentemente dichiarato che così facendo si otterrebbe l'unico scopo di spingere di nuovo i locali meno ricchi a tornare il luogi di gioco d'azzardo illegali, mentre Genting Singapore, operatore del Resorts World Sentosa di Singapore, ha detto agli analisti che sarebbe difficile impegnarsi con un investimento elevato se le dimensioni del mercato fossero ridotte principalmente a visitatori stranieri, come in effetti sarebbe se fosse approvata una limitazione del genere.