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Chatrian: 'Dopo accordo un percorso per croupier polivalenti'

20 giugno 2017 - 09:45

L'assessore al Bilancio e Partecipate, Albert Chatrian, risponde in Consiglio Valle all'interrogazione dell'Uv sui croupier polivalenti.

Scritto da Anna Maria Rengo
Chatrian: 'Dopo accordo un percorso per croupier polivalenti'

"Non è mia abitudine parlare del passato, cerco di rispondere nel merito. Quale sarà il futuro dei croupier polivalenti? In passato, con un ruolo diverso, avevo sollecitato in merito l'assessore competente su questi quaranta ragazzi, per sapere quali indirizzi erano stati dati all'azienda. Ritengo che saranno utili, ma in tutto questo dove loro saranno collocati e quando? Entro nel merito della risposta. Innanzitutto, avevo posto negli ultimi quattro anni la domanda sul perché le graduatorie non erano pubbliche e quale era stata la procedura che aveva portato a formare questi ragazzi. Sono certo che saranno una risorsa, ma gli elementi devono incastrarsi: ieri abbiamo affrontato la 223 e speriamo che dopo l'accordo che speriamo ci sia, ci sia la possibilità di delineare un percorso per questo ragazzi che in nove anni sono stati utilizzati poco e gestiti male".

L'assessore al Bilancio e Partecipate della Regione Val d'Aosta, Albert Chatrian, ha così risposto all'interpellanza di alcuni consiglieri dell'Uv sul futuro dei croupier polivalenti.

In particolare, L'Uv voleva sapere se "i croupier polivalenti oggi in sono da considerarsi una risorsa e se è previsto un loro ruolo all'interno della Casino de la Vallée Spa; se il Governo intende, per il futuro, verificare con l'azienda l'utilizzo di forme contrattuali diverse dalle attuali che sembrerebbero permettere delle chiamate il giorno prima e addirittura il giorno stesso; se le selezioni fatte al termine dei corsi di formazione hanno un valore e se verranno resi pubblici i risultati o le graduatorie".

A illustrarla in aula, Aurelio Marguerettaz: "Il piano industriale sono 90 pagine di banalità e anche ieri (19 giugno) i sindacati hanno evidenziato, in audizione in quarta commissione, che non c'è scritto nulla e che òle tabelle che vengono loro presentate sono imprecise e vengono continuamente rinnovate. In realtà, l'inconsistenza del piano è stata detta anche dai giovani, i poker boys, che amano di più essere chiamati croupier polivalenti. Sono ragazzi che dal 2008 stanno svolgendo attività e l'azienda ha richiesto di investire sulla loro professionalitò, con corsi che consentono non solo specializzazioni singole, ma anche di occuparsi di più settori. In un piano di rilancio, un capitolo su queste nuove energie non sarebbe stato male, invece questi ragazzi ci hanno detto che non c'è nessuna indicazione. Con questa interpellanza noi cerchiamo di sollecitare l'assessore competente nel colmare queste lacune, queste carenze del piano, cercando di dare delle speranze. I sindacati non si sono detti contrari all'inserimento di questi ragazzi, con condizioni magari diverse rispetto ai dipendenti esistenti. Questi ragazzi guadagnano 400 euro e vengono chiamati poche ore prima per colmare delle carenze, delle malattie, dei riposi. Questa è una situazione che si trascina ma ora cerchiamo di capire se si può dare una prospettiva a questi ragazzi. Finora grandi soddisfazioni non le hanno avute".

Chatrian aggiunge: "I ragazzi sono disponibili a forme contrattuali diverse", e quanto alle selezioni avvenute specifica: "Non vedo nulla di difficile a rendere pubblico chi ha frequentato i corsi. I ragazzi hanno partecipato volontariamente a un corso di formazione che prevedeva un esame abilitativo per ogni singolo gioco. Ogni possibile e diverso inquadramento futuro dovrà rispettare il regolamento per le assunzioni. Lasciamo da parte gli ultimi nove anni, nei prossimi mesi ci deve essere da parte dell'azienda la possibilità di utilizzare questi ragazzi che sono stati formati. Quando l'azienda si asciugherà nell'accompagnare delle persone in pensione ci sarà la possibilità di indire concorsi per dare a questi ragazzi una stabilità".
Nel replicare, Marguerettaz sottolinea: "Non facciamo l'errore di legare il futuro dei ragazzi alla trattativa sui licenziamenti, non mettiamo i vecchi contro i nuovi. Se le selezioni fatte ai termini dei corsi hanno un valore, non volevo dire che erano selezioni per essere assunti. In un percorso per definire delle assunzioni, si fanno dei concorsi per titoli e per esami, quindi se chiedo se selezioni hanno un valore mi fermo alla prima parte, ovvero se selezioni costituiscono un titolo, un credito formativo. Lei non ha risposto se queste selezioni hanno un valore. L'auspicio è che la lotta che faceva dall'opposizione la prosegua nel ruolo di assessore".

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