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Consiglio Valle, Testolin manca i voti per l'elezione a presidente Regione

25 febbraio 2023 - 09:00

Il candidato presidente della Regione Valle d'Aosta Renzo Testolin non ottiene i voti necessari all'elezione: caos e incertezze.

Scritto da Amr
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Colpo di scena, almeno per gli osservatori, in Consiglio Valle. Dopo il dibattito sul programma di governo, durato l'intero pomeriggio del consiglio straordinario del 24 febbraio, il consigliere dell'Union Valdôtaine Renzo Testolin non ha ottenuto i 18 voti necessari per essere eletto a nuovo presidente della Regione. Ha infatti riportato solo 17 voti, mentre vi sono state 1 scheda nulla, 13 bianche, 1 voto a favore del consigliere Rosaire, 1 al consigliere Rollandin, 2 al consigliere Cretier.
La seduta è stata quindi tolta e continua ad esercitare le funzioni di presidente della Regione per l'ordinaria amministrazione Luigi Bertschy. Per evitare il ritorno alle urne, è necessaria una nuova convocazione dell'Aula entro il 25 marzo. Sempre che la litigiosa compagine politica valdostana riesca almeno la prossima volta a trovare un accordo che regga almeno un paio di giorni.

Come noto, la non nata giunta Testolin prevedeva che il presidente tenesse per sè la delega alle Partecipate, e nei punti programmatici del non nato governo regionale, c'erano valutazioni sulla futura gestione del Casinò di Saint Vincent una volta ultimato l'iter concordatario, a fine 2024.

Le deleghe che sarebbero restate in capo a Testolin erano state oggetto di un intervento critico da parte del consigliere della Lega Stefano Aggravi: "La nuova struttura dell'amministrazione proposta dal Governo mi lascia molto perplesso. Che senso ha aver messo la 'cassa' in capo al 'vertice' travalicando un confine molto importante nella gestione della cosa pubblica? Credo opportuno che l'insieme di governance, gestione e 'guardiania' debba essere separato e stabile nel tempo rispetto alla Presidenza". Ma a quanto pare, il nuovo governo regionale non aveva convinto non solo la Lega, che si sapeva sarebbe stata all'opposizione, ma anche chi avrebbe dovuto votarlo. 

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