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Dl concretezza, inammissibile emendamento su Campione

06 marzo 2019 - 09:32

La commissione Affari costituzionali dichiara inammissibile l'emendamento M5S sulla pianta organica del Comune di Campione d'Italia.

Scritto da Anna Maria Rengo

Doccia gelata, per Campione d'Italia, dai lavori della commissione Affari costituzionali della Camera, incaricata in sede referente, assieme all'undicesima (Lavoro pubblico e privato)  dell'esame del decreto concretezza. Il presidente della commissione, Giuseppe Brescia (M5S) ha infatti dichiarato "inammissibili per estraneità di materia", numerose proposte emendative e tra queste figura anche l'atteso emendamento a prima firma del deputato Giovanni Currò (M5S) il quale, inserendo un comma 2-bis all’articolo 263 del decreto legislativo n. 267 del 2000, amplia la pianta organica del comune di Campione d’Italia.
L'emendamento prevedeva: " All’articolo 263 del decreto legislativo n. 267 del 2000 è aggiunto, in fine, il seguente comma: « 2-bis. In considerazione dell’unicità del comune di Campione d’Italia, enclave in territorio elvetico, evidenziata dalla vigenza di disposizioni normative che derogano dalla legislazione nazionale relativamente ai settori tributario, fiscale, sanitario e scolastico, diversamente da quanto previsto dal comma 2, al suddetto ente spetta un numero di dipendenti pari a quello spettante agli enti di fascia demografica con popolazione corrispondente a 10mila abitanti", ed era corredato dalle firme dei deputati Currò, Invidia, Davide Aiello, Amitrano, Bilotti, Ciprini, Costanzo, Cubeddu, Giannone, Pallini, Perconti, Segneri, Siragusa, Tripiedi, Tucci, Vizzini, Macina, Dieni, Alaimo, Baldino, Berti, Brescia, Maurizio Cattoi, Corneli, D’Ambrosio, Dadone, Forciniti, Parisse, Elisa Tripodi.

Il termine per la presentazione di ricorsi avverso i giudizi di inammissibilità è scaduto alle 19 di ieri 5 marzo ma il M5S, ritenendo fondato quello relativo al 4. 019, non ha ritenuto di presentarne uno in proposito.

 

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