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Dl fiscale, Manzo: 'Campione, stimare platea soggetti interessati'

12 dicembre 2018 - 09:33

In commissione Bilancio la relatrice al Dl fiscale punta l'attenzione sulle norme su Campione d'Italia.

Scritto da Anna Maria Rengo

Occhi puntati sulle norme su Campione d'Italia contenute nel disegno di conversione del decreto fiscale, da parte della quinta commissione Bilancio della Camera.
Nell'illustrare il provvedimento, la relatrice Teresa Manzo (M5S), in merito all’articolo 25-octies, recante misure per il rilancio di Campione d’Italia, rileva che "la relazione tecnica evidenzia che la quantificazione è stata effettuata mediante utilizzo di un modello di microsimulazione. Non sono quindi forniti i parametri ed i dati necessari per la verifica della stima fornita".

Ritiene pertanto "opportuno acquisire gli elementi sottostanti la stima, con particolare riguardo alla platea dei soggetti considerata, tenuto conto che la norma include nell’ambito dei beneficiari le imprese individuali, le società di persone, le società e gli Enti di cui all’articolo 73, comma 1, lettere a), b) e c) del Tuir iscritti alla Camera di Commercio di Como e aventi la sede sociale operativa o una unità locale nel comune di Campione d’Italia".
In merito ai profili di copertura, fa presente che "il comma 7 dell’articolo 25-octies provvede alla copertura degli oneri derivanti dalle disposizioni di cui ai commi da 4 a 6 del medesimo articolo 25-octies, aventi ad oggetto la disciplina fiscale applicabile nel comune di Campione d’Italia, pari a 7,4 milioni di euro per l’anno 2019, a 11,33 milioni di euro per l’anno 2020 ed a 10,53 milioni di euro a decorrere dall’anno 2021. In particolare, ai predetti oneri si provvede: quanto a 7,4 milioni di euro per l’anno 2019 e a 11,33 milioni di euro per l’anno 2020, mediante corrispondente utilizzo di quota parte delle maggiori entrate derivanti dall’articolo 9, commi da 1 a 8, in materia di regolarizzazione di irregolarità formali; quanto a 10,53 milioni di euro a
decorrere dall’anno 2021, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica (cap. 3075 dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze).

Ciò posto, per quanto riguarda l’utilizzo del Fondo per interventi strutturali di politica economica, ritengo opportuno acquisire dal Governo una conferma in merito alla effettiva sussistenza delle risorse previste a copertura, nonché una rassicurazione in merito al fatto che il loro utilizzo non sia comunque suscettibile di pregiudicare la realizzazione di interventi già programmati a legislazione vigente a valere sulle risorse del Fondo medesimo".

 

 

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