Dl Sostegni, nulla da fare per l'emendamento su Isi e casinò
Non passa nelle commissioni del Senato l'emendamento che chiedeva la sospensione dell'Isi sui casinò.
Scritto da Anna Maria Rengo
Con una lunga maratona pomeridiana, serale e notturna, le commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno ultimato l'esame degli emendamenti presentati al decreto Sostegni, che approva dunque domani, 5 maggio, in Aula.
Tra gli emendamenti prioritari e che sono stati votati favorevolmente, non figura quello a firma dei senatori Lanièce (Aut), Ferrazzi (Pd), Unterberger (Aut), Durnwalder (Aut), Bressa (Aut), Steger) all'articolo 30 e con il quale si chiedeva di aggiungere un articolo 30-bis "Imposta sugli intrattenimenti": "1. Al fine di contenere gli effetti economici negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19, per le tre case da gioco presenti sul territorio nazionale, l'imposta sugli intrattenimenti di cui al D.P.R 26 febbraio 1972, n. 640, come modificato dal D.lgs 26 febbraio 1999, n. 60, è sospesa fino al 31 dicembre 2021.
2. Agli oneri derivanti dal comma 1, pari a milioni di euro per l'anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 come rifinanziato dall'articolo 41".
Esso è dunque da annoverare tra quelli che si "intendono respinti o ritirati", ma figura tra quelli ripresentati in Aula.