Ft a Viminale: 'Casinò Campione, rimozione, sospensione o commissariamento'
La Fiamma tricolore di Como scrive al Viminale in merito alla situazione del Casinò di Campione d'Italia.
Scritto da Amr
Foto di Mediamodifier su Unsplash
Anche se le due mozioni presentate in consiglio comunale in materia sono state respinte, non si placano le polemiche in merito a “un’indagine della Procura della Repubblica di Brescia che coinvolge l’ex Procuratore di Pavia, oggi presidente del Casinò di Campione d’Italia, Mario Venditti”, come “riportato da numerose fonti giornalistiche autorevoli”. A segnalare la vicenda al capo di gabinetto del ministero dell'Interno, Maria Teresa Sempreviva, è la Fiamma tricolore di Como, il cui segretario organizzativo Carlo Russo chiede, in una lettera, di valutare “la permanenza in carica” di Venditti.
“Le ipotesi al vaglio – che, lo precisiamo con fermezza, non pregiudicano in alcun modo la presunzione di innocenza – parlano di presunte irregolarità nella gestione dei fondi pubblici e di rapporti opachi tra magistratura e forze dell’ordine, con sospetti di favoritismi e intimidazioni”, scrive al Viminale la Fiamma tricolore, che ritiene che “tale contesto sia incompatibile con la guida di una struttura pubblica strategica e simbolica come il Casinò di Campione d’Italia, anche in considerazione della sua recente e faticosa rinascita dopo anni di crisi”.
La credibilità della pubblica amministrazione “non si difende a parole, ma con atti concreti e coerenti. Per molto meno, in passato, furono chieste le dimissioni di Marco Ambrosini. Oggi, a maggior ragione, occorre coerenza e responsabilità politica”.
La Fiamma tricolore chiede dunque al Ministero di “valutare la rimozione o la sospensione di Venditti dal suo incarico, oppure, in via cautelativa, la nomina di un commissario prefettizio che possa traghettare la gestione del Casinò in un quadro di piena legalità, trasparenza e imparzialità”.