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Milleproroghe, scure delle commissioni sugli emendamenti su Campione

24 gennaio 2020 - 08:39

Dichiarati inammissibili gli emendamenti al Milleproroghe su Campione d'Italia.

Scritto da Anna Maria Rengo
Milleproroghe, scure delle commissioni sugli emendamenti su Campione

Niente da fare, alla Camera, per gli emendamenti al disegno di conversione in legge del decreto Milleproroghe che chiedevano interventi su Campione d'Italia, in particolare per quanto attiene le disposizioni sull'utilizzo di targhe estere.

Il testo è all'esame delle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio e gli sono state presentate 2.004 proposte di modifica. A tale proposito, il presidente della prima commissione, il pentastellato Giuseppe Brescia, ha rilevato che "sono da considerarsi ammissibili solo gli emendamenti recanti proroghe di termini, anche riferiti a termini già scaduti al momento dell’entrata in vigore del decreto-legge, previsti da disposizioni di rango legislativo, anche laddove tali proposte emendative rechino norme volte a introdurre ulteriori disposizioni rispetto a quelle di proroga, purché connesse o consequenziali alle medesime disposizioni di proroga, nonché proposte emendative strettamente connesse e consequenziali a disposizioni, diverse da quelle recanti proroghe, previste nel testo del decreto-legge".

Alla luce di tali criteri, sono state pertanto considerate inammissibili numerose proposte emendative, tra questo, appunto, quella di Enrico Borghi 24.01, che reca modifiche ordinamentali all’articolo 93 del Codice della strada, di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992, in materia di formalità necessarie per la circolazione degli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, quelle di Mulè 35.02 e 35.03, che recano modifiche ordinamentali all’articolo 93 del Codice della strada, di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992, in materia di formalità necessarie per la circolazione e degli autoveicoli, motoveicoli e rimorchi e quella di Di Muro 35.07, che reca modifiche ordinamentali all’articolo 93 del Codice della strada.

Inammissibile anche l'emendamento Garavaglia 18.039, ma limitatamente al comma 1, che prevede la modifica dei requisiti per i quali i comuni vengono richiesti di svolgere le proprie funzioni in forma associata. In dettaglio, questo comma prevedeva che "1. All'articolo 14, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, le parole: «e il comune di Campione d'Italia,» sono sostituite dalle seguenti: «, il comune di Campione d'Italia, nonché i comuni che dimostrino che a causa della loro particolare collocazione geografica e dei caratteri demografici e socio ambientali non siano realizzabili, con le forme associative imposte, economie di scala o miglioramenti, in termini di efficacia ed efficienza, nell'erogazione dei beni pubblici alle popolazioni di riferimento»". Questo emendamento, in realtà, non avrebbe cambiato nulla per Campione, in quanto mirava a estendere ad altri Comuni la deroga prevista per quello campionese di alcune funzioni fondamentali dell'ente locale in forma associativa.

 

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