Assumere iniziative "al fine di favorire la rapida ripresa delle attività dei Casinò di Venezia, di Saint Vincent e di Sanremo in condizioni di piena sicurezza per i lavoratori impiegati e per la clientela" e adottare "misure specifiche" per "superare, in prospettiva futura, la difficile situazione in cui si trovano ad operare il Casinò di Venezia, il Casinò di Saint Vincent e il Casinò di Sanremo". Queste le richieste che i senatori Andrea Ferrazzi (Pd) Albert Lanièce (Gruppo per le Autonomie) e Vito Vattuone (Pd) pongono al ministro dell'Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, in una interrogazione a risposta orale, che arriva dopo che sono stati resi noti i contenuti del Dpcm in vigore dal 16 gennaio e con il quale si dispone l'ulteriore sospensione dell'attività dei casinò sino al 5 marzo.
In premessa, i tre senatori evidenziano che "il Casinò di Venezia, in ottemperanza al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2020, ha provveduto alla chiusura delle proprie sedi di Ca' Vendramin Calergi e Ca' Noghera fino alla data del 15 gennaio 2021. Analoghe misure sono state adottate anche dal Casinò di Saint Vincent e dal Casinò di Sanremo. Tale situazione, a seguito dell'entrata delle disposizioni previste dal Dpcm del 14 gennaio 2021 e della difficile situazione determinata dall'emergenza sanitaria da Covid-19 in atto in tutto il Paese, si protrarrà fino al 5 marzo 2021".
I senatori ricordano che "nei mesi scorsi, prima della suddetta chiusura, i Casinò di Venezia, di Saint Vincent e di Sanremo, avevano adottato un rigido protocollo gestionale, ritenuto da più parti ancor più restrittivo rispetto alle norme generali, che ha consentito di mantenere aperte le proprie sedi in condizioni ritenute da tutti di piena sicurezza sia per i lavoratori impiegati sia per la clientela" e che "le direzioni dei tre Casinò, a fronte delle enormi difficoltà economiche e finanziarie determinate dalla chiusura del 3 dicembre 2020 e dal protrarsi delle misure restrittive giustificate dall'emergenza sanitaria da Covid-19 in atto, si sono rese disponibili a rafforzare ulteriormente i rispettivi protocolli gestionali, tanto da prospettare, da un lato, una forte riduzione del numero dei possibili ingressi nelle sedi da gioco e, dall'altro, un ulteriore innalzamento dei livelli di controllo e sicurezza per il personale addetto e la clientela".
Ferrazzi, Lanièce e Vattuone sottolineano che "l'obiettivo dei Casinò è quello di una rapida riapertura delle proprie sedi, necessaria e indispensabile a mantenere, per quanto possibile, l'equilibrio economico e finanziario aziendale e a preservare oltre un migliaio di posti di lavoro, a cui si aggiunge tutto l'indotto anch'esso in grave difficoltà a seguito della chiusura del Casinò" e che, in assenza della riapertura, "il Casinò di Venezia, il Casinò di Saint Vincent e quello di Sanremo, sarebbero a forte rischio di definitiva chiusura per insostenibilità economica determinata dal protrarsi della situazione con conseguente licenziamento del personale impiegato".