Pubblica o privata? La terza via nella gestione dei casinò

Certamente come nessun altro non sogno di pensare ad un ritorno al 1994, il che è impossibile e i risultati che espongo nelle tabelle hanno il compito di evidenziare il mutamento del mercato anche negli ultimi tempi.
Non credo che i dati di Campione siano imputabili solamente alla accresciuta concorrenza dell’online che durante la pandemia ha sviluppato numeri impensabili e dimostrando che la domanda si rivolgeva in preferenza ai giochi da casinò.
Tutte le case da gioco hanno subito dei cali anche importanti ad esclusione di Venezia che, con la nuova sede di Ca’ Noghera, intercettando anche nuova domanda, ha migliorato i propri ricavi in modo eccezionale.
È sufficiente osservare le quote di mercato riferite al totale dei proventi per constatare quanto immediatamente precede.

La problematica gestione privata o pubblica, a mio avviso, non dovrebbe più esistere ma una nuova formula: la gestione mista.
Non penso che tutte le difficoltà in tema di gestione, come ad esempio eventuale scarsa professionalità e/o poca competenza, siano una conseguenza di un accentuato e probabile interesse della politica ad attuare le priorità indispensabili per ottenere dalla casa da gioco quella utilità che i decreti istitutivi intravedevano attuabile.

Ritengo, invece, che l’obbligo derivante dalla natura giuridica delle entrate che la casa da gioco rende possibili sia anche una indicazione per il compito dell’ente pubblico periferico: il controllo.

Sicuramente, e penso di non essere il solo a crederlo, un controllo sulla regolarità del gioco e degli incassi diviene reale e completo se il concedente si riserva un posto nel Cda e nel collegio sindacale: magari con una quota di minoranza.

Sono convinto che una partecipazione maggiormente incisiva dell’ente pubblico porti ad una reale conoscenza del modus operandi della gestione. Non si può dubitare del fatto che una rappresentanza come quella accennata permette ciò che ritengo più necessario di altro.

Non credo che alcune norme inserite nel capitolato o disciplinare che dir si voglia e sottoscritte da concedente e concessionario possano sostituire quanto mi sento di proporre in tema di gestione di una casa da gioco.