Salmoiraghi e Balsamo: 'Costi in aumento solo al Casinò Campione'
I due consiglieri comunali di minoranza criticano la gestione del Casinò ed evidenziano i rischi di forti perdite di bilancio.
Con una nota, pubblicata su puntoper.com (sito di informazione della minoranza in consiglio comunale a Campione) e condivisa dai consiglieri Alfio Balsamo e Roberto Salmoiraghi, si dà conto delle risposte che la minoranza ha avuto alle interrogazioni presentate al sindaco Marita Piccaluga su varie problematiche del Casinò Campione d'Italia e delle dichiarazioni rilasciate dall'amministratore delegato Carlo Pagan, a Gioconews.it, secondo il quale la Casa da gioco “ha conseguito un margine operativo (prima degli ammortamenti, svalutazioni, oneri straordinari, interessi e tasse) pari a 20 milioni di euro nel 2015, però ha dovuto versare al Comune 38 milioni di euro e quindi con i 17 milioni ottenuti dal contributo statale - 8 milioni per il 2015 e 9 il 2016 (...) si fa quasi pari e patta”.
I due consiglieri evidenziano che dalla risposta “si scopre che il margine operativo della casa da gioco è in grave peggioramento rispetto a un già terribile 2014 e quindi, anche il bilancio della società, aspettando di capire come saranno imputati i soldi che lo Stato ha concesso al Comune, supererà i 30 milioni di perdita. Inoltre, considerato che i 17 milioni di contributo statale sono dovuti in due tranche (una per il 2015 e l'altra per il 2016) ci si domanda come sia possibile assommare le due cifre con il solo andamento del 2015”. Non è dunque chiaro “se contabilmente i 17 milioni (che sarebbero del Comune) sono stati imputati al bilancio 2015 o se saranno suddivisi nei due anni” ma in ogni caso, a loro dire, “poco cambia, il dato più importante è che il Casino produce una perdita di liquidità annua ben superiore ai 20 milioni di euro,quindi si fa fatica a capire come nel 2016 si pensi di far fronte agli impegni e ai debiti quando i 17 milioni, come dichiarato dall'Ad a Gioconews.it, sono già finiti nel 2015 e si è dovuto rivolgere agli istituti di credito”.
Secondo i due consiglieri di minoranza, inoltre “dal 2009 al 2014 il Casino di Campione è stato l'unico a vedere crescere i propri costi. Certo il cambio tra franco svizzero ed euro ha inciso, lo sanno tutti, ma ci sono milioni di euro (circa 10 all'anno) ai quali i lavoratori della Casa da gioco hanno dovuto rinunciare e, nonostante ciò, i costi sono cresciuti. Forse le politiche di marketing e acquisizione di servizi portano più costi che benefici?”.
Quanto infine al paragone fatto, sempre dall'Ad Pagan con il bilancio del 2007, si sottolinea che “all'epoca il Comune riceveva più di 48 milioni di euro dalla convenzione in atto con la casa da gioco, l'affitto dello stabile ed Isi, rispetto agli attuali 38. L' azienda era florida e produceva liquidità, oltre che dare lavoro a 660 dipendenti. Pertanto le sue dimensioni erano tarate rispetto alle necessità e possibilità anche di contributo sociale al territorio”. Inoltre, “a parità di contributo per il Comune , senza la corresponsione dell'affitto dello stabile e con i costi dell'epoca parametrati al cambio del 2014, ultimo bilancio disponibile, la perdita sarebbe comunque meno della metà (…) e lontana anni luce da 40 milioni di euro”.