skin

Valle d'Aosta in bilico, ma casinò resta chiuso

19 febbraio 2021 - 09:03

La Regione si avvia a diventare zona bianca, ma nulla cambierà per ora per la Casa da gioco di Saint Vincent.

Scritto da Anna Maria Rengo
Valle d'Aosta in bilico, ma casinò resta chiuso

Valle d'Aosta in trepida attesa, per la decisione che il neo confermato ministro alla Salute Roberto Speranza assumerà oggi, 19 febbraio, in merito al cambio di colori delle regioni. La Valle d'Aosta potrebbe essere infatti la prima a passare nell'ambita zona bianca, presentando uno scenario di "tipo 1", cioè un livello di rischio "basso" e tre settimane consecutive con un'incidenza dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti.

LE NORME DELLE ZONE BIANCHE - Nelle zone bianche, istituite dal ministero della Salute il 13 gennaio, non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Nelle medesime aree, informava un mese fa il ministero della Salute, possono comunque essere adottate, con Dpcm, specifiche misure restrittive in relazione a determinate attività particolarmente rilevanti dal punto di vista epidemiologico.

Teoricamente, dunque, potrebbe riaprire anche il Casinò di Saint Vincent, chiuso, al pari di tutte le altre attività di gioco fisico, ormai da fine ottobre.
Ma questa è però solo una possibilità teorica, visto che la possibilità di apertura deve fare i conti con la mobilità tra le regioni, e al momento nessuno potrebbe recarsi da quelle confinanti al solo scopo di andare a giocare al Casinò. E i valdostani possono recarvisi solo per andare a giocare alle slot, ed è loro precluso l'accesso ai tavoli verdi.

In queste ore comunque di attesa e di speranza, nulla si prospetta per il Casinò, come confermano, con parole diverse ma stessi concetti, i vertici di proprietà e azienda.
Il Casinò non riaprirà "se resteranno, come resteranno, i confini regionali. la sola utenza locale non giustificherebbe lo sforzo", afferma l'assessore regionale alle Partecipate Luciano Caveri.

"Se non possono venire clienti dalle regioni almeno contigue, non si aprirà, se possono no, se resterà il coprifuoco no! La situazione non è banale", conferma l'amministratore unico del Casinò, Filippo Rolando.

Sulla stessa lunghezza d'onda il direttore gerale del Casinò, nonchè presidente di Federgioco, Stefano Silvestri: "Sarebbe totalmente inutile e dannoso, sotto tutti i profili, a partire da quelli sociali e finendo con quelli economici".

Articoli correlati