Valle d'Aosta, sì a risoluzione su ricorso in Corte costituzionale
15 settembre 2021 - 10:03
Approvata dal Consiglio Valle la risoluzione sul ricorso in Corte costituzionale dopo la sentenza della Cdc sui finanziamenti al Casinò di St. Vincent.
Scritto da Amr
Con i voti favorevoli dei gruppi di maggioranza dell'Union Valdôtaine, dell'Alliance Valdôtaine-Stella Alpina, di VdA Unie e di cinque consiglieri del Progetto Civico Progressista, oltre a quelli dalla minoranza dei tre consiglieri di Pour l'Autonomie, è stata approvata la risoluzione sulle prerogative del Consiglio regionale, dopo la condanna di 18 consiglieri ed ex consiglieri dalla Corte dei conti per i finanziamenti concessi dalla Regione Valle d'Aosta alla società di gestione del Casinò di St. Vincent dal 2021 al 2015. I consiglieri dovranno restituire un totale di 16 milioni di euro.
Le consigliere del Pcp Chiara Minelli ed Erika Guichardaz hanno votato contro: "Non si può ridurre un tema così importante a una discussione come questa" ha detto Guichardaz.
LA POSIZIONE DELLA LEGA - In minoranza, la Lega non ha partecipato né alla discussione, né al voto, ma spiega in una nota: "La Lega, pur condividendo i principi di autonomia delle istituzioni, di separazione dei poteri e di massima tutela in merito alla insindacabilità dell'azione politica dei rappresentanti eletti, ritiene che le modalità con le quali si è giunti a trattare il tema oggetto dell'odierna discussione non siano state consone, sia per i tempi che per i modi, lamentando in particolare una totale mancanza di condivisione". Gli undici consiglieri spiegano che "per queste motivazioni" hanno "ritenuto di non partecipare alla discussione odierna, riservandosi di approfondire con grande impegno la questione sollevata, in linea con la campagna referendaria che in questi mesi ha visto la Lega affrontare con decisione i temi relativi all'esercizio della giustizia e quindi al rispetto dei principi sanciti dalla nostra Costituzione".
L'IMPEGNO DELLA RISOLUZIONE - Nella risoluzione, il consiglio regionale impegna "il presidente della Regione a trasmettere la risoluzione e la sentenza richiamata alle massime autorità dello Stato, alla conferenza delle Regioni e delle province autonome e alla conferenza dei presidenti delle assemblee legislative regionali, investendole di questo problema in quanto di interesse generale che prescinde dal fatto specifico; la giunta regionale a deliberare apposito ricorso alla Corte costituzionale in merito al conflitto di attribuzione generato dalla pronunzia assunta con la sentenza di appello della Corte dei conti 350/2021".