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Venezia, partecipate e casinò sotto la lente

01 aprile 2015 - 07:57

Nonostante la data, primo aprile, non deponga a favore della serietà delle decisioni che saranno annunciate, sarà una giornata cruciale per il Casinò di Venezia, anche come azienda partecipata dal Comune.

Scritto da Amr

Per questa mattina è infatti in programma una riunione dei presidenti delle società partecipate dal Comune di Venezia (la Casinò di Venezia Spa è al 100 percento del Comune e a sua volta controlla il 100 percento della Casinò di Venezia Gioco Spa) per conoscere il piano di razionalizzazione delle stesse. È la legge di Stabilità 2015 a prescrivere che “i presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, i presidenti delle province, i sindaci e gli altri organi di vertice delle amministrazioni (…), in relazione ai rispettivi ambiti di competenza, definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità e i tempi di attuazione, nonché l'esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire”.

 

Già il sindaco Giorgio Orsoni era intervenuto riorganizzando radicalmentente la 'vecchia' società di gestione del Casinò di Venezia: nell'ottica della privatizzazione della gestione della Casa da gioco, la stessa era stata scissa in due società, la capofila (Cmv Spa) che si occupa delle proprietà immobiliari, la seconda (Cdv Gioco Spa) del gioco in senso stretto.

Intanto, questo pomeriggio alle ore 15 riprende il confronto tra azienda e sindacati in riferimento sia all’action plan per il rilancio del Casinò di Venezia sia al piano di riduzione dei costi sul personale e che, nelle stime della dirigenza, dovrebbero aggirarsi sul milione di euro annui. Difficile che oggi si arriverà alla firma, ma sicuramente si andrà avanti nella trattativa che potrebbe chiudersi a breve anche se naturalmente, il punto più spinoso è rappresentato dai tagli al costo del lavoro.

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