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Campione, Rsu: 'Casinò unico sostentamento dell'exclave'

19 luglio 2018 - 08:02

La Rsu del Casinò Campione evidenzia come la Casa da gioco sia l'unico sostentamento dell'exclave e volano dell'economia cittadina.

Scritto da Anna Maria Rengo

"A nome di tutti i lavoratori della Casa da gioco" di Campione d'Italia, la Rappresentanza sindacale unitaria condivide "le preoccupazioni dei lavoratori comunali che da oltre cinque mesi non ricevono retribuzione ed esprimiamo tutta la nostra solidarietà nei confronti loro e delle rispettive famiglie.
La Rsu segue da sempre con attenzione l’evolversi della situazione politico/sociale dell’Ente, con la consapevolezza che inevitabilmente i due mondi (Casinò e Comune)sono inscindibili.
La pesante crisi economica che ci ha investito, sulle cui ragioni si è già ampiamente dibattuto in altre occasioni, vede la scrivente impegnata da anni in prima linea a difesa di occupazione e salario, così come della continuità aziendale. La Casa da gioco è e resta l’unico sostentamento dell’exclave e volano dell’economia cittadina.
Ed è bene ricordare che solo il sacrificio di cospicue fette di salario (e relativa contribuzione pensionistica) dei lavoratori del Casinò ha garantito in questi difficili anni la disponibilità dell’istituto di credito alle necessità di spesa dell’Ente. E non da ultimo ha permesso di scongiurare due procedure di licenziamento collettivo relative a 210 lavoratori prima e 156 appena 2 mesi fa. Ma vi è di più: l’accordo di cui sopra ha permesso la redazione di un piano di ristrutturazione aziendale finalizzato a scongiurare la dichiarazione di fallimento che pende sulle nostre teste e che avrebbe nefaste conseguenze per tutta la Comunità, perché, al di là delle chiacchiere, inconfutabile resta solo il dettato di normativo, che ad una dichiarazione di fallimento fa seguire la nomina di un curatore fallimentare per la messa in liquidazione dei beni del fallito al fine di soddisfare i creditori.
Certamente corresponsabili della condizione attuale di Casinò e Comune restano le scelte scellerate del passato compiute da dirigenza aziendale e politica cittadina e che la scrivente ha più volte invano denunciato".

La Rsu ricorda: "Al fine di rendere efficaci le contromisure alla crisi, individuammo fin da subito l’impellente necessità di considerare le problematiche come una questione di sistema, tanto che l’accezione 'Sistema Campione' è divenuta oggi parte del gergo sindacale.
Su questo tema, per noi centrale, richiamammo più volte a coerenza la politica, auspicando un riequilibrio generale nelle voci di spesa dell’Ente. Chiedemmo ripetutamente la composizione di un tavolo unitario e condiviso tra Casinò e Comune capace di individuare le criticità e la distribuzione omogenea dei sacrifici salariali necessari. È tutto documentato. Bussammo più volte a quella porta ma nessuno ritenne opportuno aprirla. Ognuno ha fatto le proprie scelte di cui ora si deve assumere la responsabilità.
A tal proposito, in questi giorni, stonano la mistificazione della realtà e le sterili polemiche di per sè inidonee a confortare la precaria condizione in cui versano molti lavoratori e molti cittadini, i quali meritano una difesa diversa da quella che vuole fomentare una contrapposizione tra Lavoratori, alimentando di fatto quelle che sono solite chiamarsi 'Guerre dei poveri'. La Rsu e i lavoratori del Casinò ringraziano tutti i Lavoratori comunali che nonostante le condizioni di assoluta incertezza continuano a svolgere il loro lavoro con estremo senso civico e responsabilità; Auspica che al più presto la condizione aziendale possa normalizzarsi tornando così a garantire un sostentamento dignitoso a tutta la cittadinanza in tutti i suoi servizi essenziali".

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