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Casinò St. Vincent, in Dpl il piano riorganizzativo

16 giugno 2017 - 15:22

Nuovo incontro in Direzione politiche del lavoro sui 264 licenziamenti annunciati al Saint Vincent Resort & Casino.

Scritto da Amr

Riunione fiume, in Direzione politiche del lavoro, sulla trattativa amministrativa sui 264 licenziamenti annunciati dal Saint Vincent Resort & Casino. L'azienda ha portato il consulente Paolo Giovanini che all'interno dell'esposizione del piano riorganizzativo ha evidenziato gli obiettivi del piano che possono contribuire ad abbassare il costo del lavoro. Innanzitutto l'azienda punta a far aumentare gli incassi, e a seguire alla riorganizzazione graduale del personale, delle sale e dei giochi, a rilanciare con un impulso molto forte il poker cash, ad andare a fare una ricerca dettagliata anche sulla clientela di massa, oltre che su quella d'elite, predisponendo un servizio adeguato e in primis creando un vero privè. Si è poi parlato dello sviluppo dell'online e dei giochi live, oltre che di sviluppare accordi con aziende specializzate per quanto riguarda le slot.

L'Ugl ha preso atto che finalmente abbiamo avuto di fronte uno dei maggiori esperti a livello europeo dei giochi e, pur conoscendo le difficoltà del momento e i guai che in questi anni hanno provocato le vecchie governance, guarda al futuro con un occhio particolarmente ottimista, anche perché si rende conto che forse siamo alle ultime carte da giocare, con un tecnico dei giochi”, commenta Tommaso Auci, segretario dell'Ugl Aosta. "Non abbiamo siglato nessun preaccordo ma sono stati sintetizati alcuni punti con l'azienda e poi è già stato fissato incontro per giovedì 22 giugno dove si dovrebbe arrivare a un'ipotesi di accordo per il superamento del contenzioso in essere".

Claudio Albertinelli, del Savt, aggiunge: "Anche questo è stato un incontro interlocutorio e abbiamo ascoltato Giovannini illustrarci i contenuti relativi al rilancio. Sull'accordo che potrebbe portare al ritiro della procedura ai sensi della legge 223 l'azienda ci presenterà delle proposte il 22, le valuteremo- Resta il fatto che l'azienda si è detta disponibile a rivedere gli accordi sulla riduzione del costo del lavoro, ma solo a partire dal 2020".

 

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