Ooss: 'Un incontro tecnico sulle problematiche del Casinò di Venezia'
Cinque sigle sindacali chiedono un incontro tecnico al Casinò di Venezia e puntano l'accento su formazione, risorse umane e prospettive aziendali.
Un incontro tecnico nell'ottica di una proficua condivisione delle problematiche e delle loro risoluzioni. Lo chiedono all'azienda le segreterie di Slc Cgil, Fisascat Cisl, Snalc Cisal, Ugl Terziario e Rlc che, in un comunicato sindacale, evidenziano come al Casinò di Venezia "la ripresa della negoziazione per giungere all'obiettivo di un nuovo contratto aziendale di lavoro che si sta dimostrando lenta e poco produttiva, dall'altro una gestione del quotidiano che desta più di qualche perplessità".
LA FORMAZIONE - Secondo i sindacati "l'azienda è ferma e lo è in una prospettiva a breve termine in cui la formazione sarebbe invece necessaria se non obbligatoria. I prossimi pensionamenti ridurranno ulteriormente l'organico del reparto Chemin in un momento in cui la leadership in quel settore andrebbe invece consolidata. I numeri dei colleghi che operano nel reparto si sono via via ridotti fino all'attuale situazione divenuta ormai insostenibile, eppure a mesi dall'uscita dei bandi, latitano i corsi di formazione.
Ma la formazione è capitolo che riguarda anche altri reparti che da tempo chiedono di essere dotati di conoscenze specifiche e di una continuità da sempre inascoltata (cfr. reparti slot: introduzione nuovi giochi, e accoglienza). In generale la formazione, e la sua gestione interna, è direttamente proporzionale al benessere di un'azienda, e desta stupore rileggere oggi l'articolo del Regolamento a ciò dedicato che le dà l'appellativo di 'obbligatoria', ma ahinoi non retribuita".
In tema di valorizzazione delle risorse umane non può passare inosservata la gestione del reparto Slot il cui organico pare insufficiente ad una ottimale organizzazione del lavoro e che vive di una ormai decennale utilizzazione degli f.f. Ige senza riconoscere in alcun modo le competenze sviluppate ed il livello a nessuno di quanti hanno contribuito per anni all'operatività del reparto.
Nel contempo altri reparti (fattorini e accoglienza su tutti) continuano a vivere di una cronica carenza organica, oltreché di copertura di ruoli, mentre per parte aziendale latitano le soluzioni".