Messi a punto gli ultimi ritocchi, è al vaglio delle organizzazioni sindacali la proposta di accordo ponte per il 2024 presentata dal Casinò di Saint Vincent in vista della definizione del contratto collettivo aziendale unico per i dipendenti dell'unità produttiva gioco, che tuttavia ha tempi lunghi e dipende pure dal termine della procedura concordataria, fissato per la fine del 2024.
Tenendo presenti i "paletti" della trattativa, e dunque anche che "le riduzioni sulle retribuzioni previste dal verbale di accordo 11 febbraio 2019 verranno a scadere al 31 dicembre 2023, un anno prima, quindi, rispetto alla scadenza della procedura concorsuale in atto", come pure che "non sussistono al momento le condizioni per un’anticipazione di tale scadenza", l'accordo va a integrare quanto previsto nel citato verbale di accordo del 2019 e tra le varie misure, precisa che "la normale durata del lavoro settimanale effettivo è fissata in 36 ore per Quadri e Impiegati amministrativi non turnisti e fino a un massimo di 36 ore per gli Impiegati tecnici e gli Impiegati amministrativi turnisti, il cui orario di lavoro sarà programmato in relazione agli orari di apertura e chiusura delle sale da gioco".
Sempre a integrazione del verbale di accordo, e in particolare dell'allegato A) nella parte che prevede la maturazione di 24 giorni di ferie l’anno, al solo personale in forza al 15 dicembre 2022 e per il solo 2024, "è prevista la concessione di 5 giorni di riposo aggiuntivi denominati Rol (Riduzione orario di lavoro) che non saranno programmati e per i quali è previsto, su richiesta del dipendente e avuto riguardo alle necessità operative, il solo godimento individuale a giornate intere con esclusione di qualsivoglia possibilità di monetizzazione".
A partire dal 1° gennaio 2024, inoltre, cessa anche sul piano formale "il regime dei riposi settimanali regolato al punto 5) dell’allegato A) del V.A. 11 febbraio 2019".
Inoltre, ferma restando l’attuale quota di destinazione al Fondo di Previdenza pari a euro 14,97 per dodici mensilità, azienda e sindacati convengono, nel nuovo accordo ponte (che deve essere ancora firmato) di "dover sostenere per il futuro l’asse della previdenza complementare,
anche con un significativo incremento della quota di destinazione. Per il 2024, alla luce del persistere di stringenti vincoli di costo, la quota di destinazione al Fondo di Previdenza è elevata a euro 49,93".
Dando poi per acquisito che dal 1° luglio 2023 la Società ha provveduto a rendere operativa l’assicurazione vita a favore dei dipendenti della Società per un valore di euro 30.000,00, "a partire dal 1° luglio 2024 sarà avviato un tavolo di studio e di confronto sul cosiddetto welfare aziendale, con lo scopo di identificare strumenti di sostegno ai lavoratori nel quadro delle agevolazioni fiscali esistenti"; in quest’ambito "sarà riesaminato il contributo aziendale alla Cassa assistenza e al Fondo di Previdenza; tali strumenti saranno posti in relazione a obiettivi collettivi di redditività e/o incremento del valore della Società. In ogni caso, già per il Premio di Risultato del 2023, la Società identificherà forme alternative di liquidazione del premio".
E se "il minimo retributivo previsto al punto 8) del V.A. 11 febbraio 2019 per i Quadri B è valevole unicamente per i lavoratori assunti prima del 15 gennaio 2022 e promossi Quadri B entro il 31 dicembre 2024", per quanto riguarda la quattordicesima, "stante la scadenza del concordato al 31 dicembre 2024, non vi sono le condizioni per riesaminare al momento l’istituto". Tuttavia, "alla luce dell’andamento economico dell’azienda viene previsto per il solo anno 2024 un premio sostitutivo di importo pari al 60 percento del minimo contrattuale a valere come una tantum senza alcun trascinamento su Tfr e altri istituti retributivi diretti o indiretti. Detto importo sarà riconosciuto e pagato solo dopo che la società avrà soddisfatto interamente i creditori chirografari come previsto dal Piano".