Casino di Saint-Vincent: dati in crescita grazie a qualità e lavoratori

Dopo il giro di boa del 31 dicembre 2022, è possibile tracciare le prime analisi rispetto all’andamento della case da gioco italiane negli ultimi dodici mesi. E, in particolare, rispetto al Casinò di Saint-Vincent che – come anticipato – ha chiuso il 2022 segnando un aumento del 3 percento.

Non ho a disposizione i dati relativi ai singoli giochi lavorati ed è per questo motivo che non procedo a una analisi completa.

La prima e la terza tabella riguardano un raffronto tra il 2022 e il 2019; trattasi di due periodi nei quali l’attività ha potuto svolgersi regolarmente.

Non sono tanto i 5.240.735 di euro in più per quanto ai giochi lavorati quanto il passaggio dal 39,14 al 46,3 percento nell’incidenza sul totale dei ricavi. Per contro, le slot passano dal 60,86 al 53,57 percento, relativamente alla citata incidenza. La seconda e la quarta tabella propongono il confronto tra 2021 e 2022 ma, pur rappresentando dati confortevoli, non evidenziano eccessivi miglioramenti, tenuto conto della operatività limitata nel 2021.

L’INCREMENTO QUALITATIVO

Avendo a disposizione quanto riferibile ai ricavi dei singoli giochi lavorati si potrebbe azzardare qualche considerazione in aggiunta al fatto che i dati riportati in precedenza, a mio personale parere, stanno a significare un probabile incremento qualitativo globalmente considerato con un peso particolare del mese di dicembre (si veda la settima tabella).

Ritengo, in conclusione nella speranza di poter approfondire la situazione, che i ricavi netti sin qui esposti siano un ottimo viatico in previsione del bilancio al 31 dicembre 2022, senza dimenticare il più che discreto incremento qualitativo arrecante - senza dubbio alcuno - un più interessante introito lordo a conforto dei costi di produzione del reddito.

Per migliorare e approfondire, per quanto possibile, l’esame mi permetto aggiungere, in seguito, altri elementi.

Da notare che nel 2020 si è lavorato per 8 mesi (no ad aprile, maggio, novembre e dicembre); nel 2021 l’attività è stata inferiore all’anno precedente per 20 giorni. A dicembre il casinò era aperto funzionante).

Queste le incidenze percentuali delle due componenti sul totale dei ricavi.

Aggiungo che, stante il calo delle presenze tra il 2019 il 2022 e la diminuita incidenza dei ricavi slot machines sul totale, potrebbe risultare una ulteriore conferma della qualità degli introiti e del gioco.

IL CONFRONTO TRA GIOCHI

Chiaramente si rende necessario un raffronto dei singoli giochi in relazione al loro peso tra quelli lavorati senza dimenticare e/o sottacere la rilevanza e il trend di quelli tradizionali e nuovi. Vista la situazione non dovrebbe trascurarsi l’apporto della roulette francese tradizionale se presente e dello chemin de fer anche se in molte occasioni può trovare nel punto banco un valido sostituto. L’accoglimento del punto banco non deve, nel modo più assoluto, far riemergere – come recita l’antico detto - che in mancanza di cavalli, si fa correre ciò che si può.. Infatti è sufficiente porre attenzione agli specifici e continui risultati positivi.

In precedenza ho esposto i dati riguardanti gli anni dal 2018 al 2022 per quanto inerisce alla ripartizione dei proventi tra giochi da tavolo e slot.
Ora prendo in esame periodi nei quali il casinò di Campione era chiuso (dal luglio 2018), cioè il 2019, 2020 e 2021 (Campione ha riaperto poi il gennaio del 2022).
Gli anni considerati, dopo il 2018, non sono stati comunque di attività piena.

Le esigenze di personale, molto probabilmente, hanno indotto alla scelta della “Fair” al posto della Roulette tradizionale. Il Trente et Quarante non aveva più gli estimatori di un tempo che tra l’altro giocavano forte. Potevano rappresentare, se impegnati anche allo Chemin, qualche puntata magari vincente che all’epoca si chiamava “toccata e fuga”.

Per l’esercizio 2022 non ho a disposizione, come detto, i dati che servirebbero; chi lo desidera può attenderli, se crede, per completare il quadro con il mercato nazionale relativo ai giochi da tavolo.

Per chiudere l’argomento, mi permetterei solo un piccolo suggerimento: ovvero quello di completare se possibile le tabelle mancanti dei dati relativi all’anno appena concluso. A tal fine, presento l’ultimissima tabella.

UN GRAZIE..IN CONCLUSIONE

Da ex dipendente (dal 1959 al 2000), avrei gradito leggere sul comunicato due parole di ringraziamento per coloro che hanno contribuito al risultato. L’azienda è un mix di capitale e lavoro: ma sempre, quest’ultimo, da parte di tutti.