skin

Casinò Saint Vincent: sindacati 'Calo introiti, servono strategie'

04 gennaio 2018 - 14:46

Le sigle regionali sindacali manifestano preoccupazione per i dati sugli introiti della casa da gioco di Saint Vincent e chiedono azioni all'azienda.  

Scritto da Redazione
Casinò Saint Vincent: sindacati 'Calo introiti, servono strategie'

Preoccupazione per il futuro dell'azienda che gestisce il casinò di Saint Vincent da parte delle segreterie regionali sindacali, alla luce dei dati relativi agli introiti della casa da gioco riferiti all'anno 2017.

 

Slc-Cgil, Cisl, Savt, Snalc e Uilcom sottolineano che l'azienda non ha "trasmesso nulla alle organizzazioni sindacali e che le stesse siano dovute venire a conoscenza dei dati mediante gli organi di informazione", ritengono che "il calo degli introiti del 3,78 percento rispetto al 2016 vada a confermare le denunce fatte negli ultimi mesi da parte sindacale sull'andamento aziendale.

Fin dall'inizio Cgil-Cisl-Savt-Snalc-Uil hanno sostenuto che il piano di ristrutturazione aziendale presentato dall'amministratore unico Giulio Di Matteo non fosse la ricetta giusta per il rilancio della casa da gioco e i risultati stanno dimostando come quanto sostentuto dalle organizzazioni sindacali fosse drammaticamente vero.

Dopo sette mesi dall'approvazione del piano di ristrutturazione aziendale da parte del Consiglio Regionale e cinque mesi dalla sottoscrizione dell'accordo a seguito del referendum tra i lavoratori, l'unica cosa realizzata è l'esodo di 51 lavoratori ai sensi della legge Fornero. Per il resto nulla è stato rispettato: dalla riorganizzazione interna alle strategie di rilancio.
A seguito dell'insediamento del nuovo management abbiamo solamente assistito ad uno spreco di denaro per il pagamento di innumerevoli consulenti esterni o per la costituzione di comitati interni, senza che se ne sia ancora capita la loro reale utilità. Il tutto per arrivare a questi risultati catastrofici!

Non bisogna poi dimenticare la volontà di proseguire con l'affidamento a partner esterni della cogestione di alcuni settori aziendali, con il rischio di perdere il controllo sull'attività di gioco.
In questa situazione a dir proco preoccupante ci aspettiamo che i rappresentanti della proprietà prendano una posizione chiara e determinata sulle strategie finalizzate a garantire un reale futuro alla casa da gioco, che non possono prevedere solo i tagli al costo del personale".

Articoli correlati