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Casinò St. Vincent, in vigore il regolamento aziendale provvisorio

13 gennaio 2023 - 08:09

In attesa del contratto collettivo di lavoro, per i dipendenti del ramo gioco del Casinò di St. Vincent in vigore un regolamento aziendale provvisorio.

Scritto da Anna Maria Rengo
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In vigore dal primo gennaio, il regolamento aziendale provvisorio valido per i dipendenti dell'Unità produttiva casa da gioco del Saint Vincent Resort & Casino, questo in attesa di redigere, trattando con i sindacati, un contratto collettivo specifico.
Il regolamento infatti dura sì tre anni, sia per la parte economica che per quella normativa, ma potrebbe cessare prima ogni effetto "con l'approvazione del contratto collettivo aziendale di lavoro", come si legge nel verbale che precede il regolamento vero e proprio, frutto dell'ultimo incontro tra l'azienda e le organizzazioni sindacali.
Nel 2018, assieme con l'apertura della procedura di licenziamento collettivo, venivano infatti disdettati tutti gli accordi sindacali vigenti in azienda, compresi i Ccal ex-Sitav ed ex-Siter. Inoltre, come si legge ancora nel verbale, la Società comunicava che "con decorrenza 1° gennaio 2019 avrebbe trovato applicazione nell'Unità produttiva casa da gioco, il Ccnl turismo/settore alberghiero, già peraltro applicato nell'Unità produttiva servizi alberghieri".

Tuttavia, per i dipendenti del settore gioco serve un "impianto contrattuale più aderente", un'esigenza cui la Società ha dato risposta formulando una proposta di contratto collettivo specifico per "l'organizzazione del lavoro e il sistema professionale della Casa da gioco, che rispettasse al tempo stesso i vincoli di costo e di autonomia imprenditoriale".

Su questa proposta si è aperto "un confronto approfondito e complesso", ma c'era appunto "la necessità stringente di avere un riferimento normativo diverso dal Ccnl turismo/settore alberghiero, e adeguato a regolare i rapporti di lavoro specifici della Casa da gioco".
Il verbale precisa inoltre che "le Oss si limitano a prendere atto della comunicazione e determinazione aziendale, chiedendo in ogni caso entro il 15 gennaio 2023 l'aggiornamento di un calendario di incontri volti ad approfondire la tematica contrattuale e anticipare il più possibile l'adozione di un testo condiviso", che sarà denominato "contratto collettivo regionale di lavoro per le case da gioco".

LE PREMESSE DEL REGOLAMENTO - Pur essendo emanazione aziendale e non frutto di trattativa sindacale, il regolamento azienda ha struttura simile a un contratto collettivo, ed è dunque diviso per titoli: validità e sfera di applicazione, relazioni sindacali, classificazione del personale, organizzazione del lavoro, il rapporto di lavoro, svolgimento del rapporto di lavoro, trattamento economico, sospensione del rapporto di lavoro, risoluzione del rapporto di lavoro, tutti naturalmente divisi per dettagliati capi.
Nelle premesse all'articolato, l'azienda illustra la natura del regolamento, la specialità della casa da gioco, si sofferma sugli ammortizzatori sociali, sulla tutela del patrimonio aziendale, sulla formazione e sui rapporti con la Regione autonoma Valle d'Aosta, per concentrarsi poi sulla questione mance: "La Società riconosce che, sulla ase di una lunga consuetudine, sono ammesse solo le mance rilasciate ai tavoli da gioco e che il relativo monte mance è ripartito sin dall'origine per il 50 percento tra il personale tecnico di gioco e per il 50 percento è di competenza dell'azienda. Le manca attribuite al personale tecnico di gioco, in base a loro autonome determinazioni, sono trattate ai sensi dell'articolo 51 lettera i) del Tuir (...) che prevede che non costituiscano reddito le 'mance percepite dagli impiegati tecnici delle case da gioco (croupiers) direttamente o per effetto del riparto a cura di appositi organismi costituiti all'interno dell'impresa nella misura del 25 percento dell'ammontare percepito nel periodo d'imposta'.
La Società, fermi gli obblighi previsti dalla legge quale sostituto d'imposta, non assume alcuna responsabilità sulle comunicazioni inoltrate dai fiduciari dei dipendenti in merito alle ripartizioni mance e sul rispetto della normativa sulla privacy ad opera dei medesimi".

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