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Casinò St. Vincent, la nuova ipotesi di accordo dell'azienda

23 giugno 2017 - 15:15

Ecco la nuova ipotesi di accordo che l'azienda ha proposto ai sindacati in sede di trattativa sui 264 licenziamenti al Saint Vincent Resort & Casino.

Scritto da Anna Maria Rengo
Casinò St. Vincent, la nuova ipotesi di accordo dell'azienda

La parola ai lavoratori, che si riuniranno in assemblea lunedì 26 giugno per ascoltare gli ultimi aggiornamenti da parte dei sindacati sulla trattativa amministrativa in corso presso la Direzione politiche del lavoro sui 264 licenziamenti annunciati al Saint Vincent Resort & Casino. Sotto la lente, ovviamente, anche l'ipotesi di accordo che nella riunione di ieri 22 giugno l'azienda ha sottoposto alle sigle sindacali.
L'ipotesi presentata dall'azienda pattuisce il “superamento della procedura di mobilità e il ricorso alle uscite con il percorso Fornero”. Come si legge, le parti convengono di “utilizzare lo strumento dell'art. 4 della L. 92/2012 nei confronti dei lavoratori dell'unità produttiva Casa da gioco, che maturino i requisiti pensionistici nei 48 mesi successivi alla risoluzione del rapporto di lavoro”. Lo strumento sarà utilizzato “a beneficio di un massimo di 94 lavoratori ai quali si applicano i Ccal ex Sitav ed ex Siser. In quanto possibile sarano ripartiti sino a un massimo di 50 risorse che entro il 30 novembre 2017 si trovino nella condizione di poter accedere nei 48 mesi sucecssivi alla risoluzione del rapporto di lavoro al trattamento pensionistico, nonché nei confronti di ulteriori 44 risorse, che alla data del 30 novembre 2018 si trovino nella condizione di poter accedere nei 48 mesi successivi alla risoluzione del rapporto di lavoro al trattamento pensionistico”.

L'ipotesi interviene anche sul contenimento del costo del lavoro, che “avverrà attraverso un riequilibrio del trattamento economico del personale delle due unità produttive”. Se “il raggiungimento del suddetto obiettivo di riequilibrio (la soglia del 50 percento del rapporto ricavi-costi) dovesse migliorare le percentuali di cui al predetto Piano, ciò consentirà (a partire dall'esercizio 2020 in relazione ai risultati dell'esercizio 2019) – a fronte di crescita anche dei ricavi e della produttività aziendale e contenimento costi – di rideterminare i trattamenti economici a beneficio del personale dipendente”.
IL BILLIA – Con riferimento al personale della Upghb con contratto nazionale turismo Confcommercio, l'ipotesi aziendale “conviene di superare l'accordo integrativo del 15 dicembre 2016 in ordine ai residui pagamenti di premi, premio di produzione, premio di qualità nonché gli impegni inerenti al progetto Welfare”. Viene inoltre proposto di fissare degli incontri per stabilire, entro il 31 dicembre prossimo, “i termini relativi alle condizioni di erogazionoe – in presenza di utili aziendali – per le successive annualità di un premio di risultato legato al recupero di redditività e produttività aziendale”.
Quanto al personale con contratto colletivo ex Sitav ed ex Siser “si conviene di procedere, invece, al contenimento del costo del lavoro, nella prospettiva già delineata dalle intese dell'ottobre 2015, e in coerenza con i principi del piano di ristrutturazione” e “a valere almeno sino al termine dell'esercizio 2019”.
Per quadri, impiegati amministrativi, tecnici e operai è prevista una riduzione della retribuzione globale di fatto” e di “paga base, scatti di anzianità, ex contingenza, Edr, Eda, superminimo, ex premio di produzione, indennità” e “premi individuali eventualmente previsti. La riduzione avverrà in misura variabile e progressiva a fronte del diverso livello della retribuzione mensile lorda goduta dai lavoratori (…) secondo il modello della progressività per scaglioni” e secondo quanto indicato in due tabelle, una in vigore dal 1° luglio dal 31 dicembre 2018, la seconda dal 1° gennaio 2019 a meno sino al 31 dicembre 2019”.
L'ipotesi conferma che l'orario di lavoro è mantenuto a 32 ore, generalmente su cinque giorni, mentre “viene immediatamente disposta la sospensione della maturazione della XIV mensilità (…) la quale non maturerà almeno sino al 30 giugno 2020 e non verrà conseguentemente più pagata nel giugno 2018, 2019 e 2020”.
L'ipotesi prevede, ancora, che a partire dal 1° luglio 2017 “non troveranno più applicazione le maggiorazioni orarie per lavoro notturno e notturno festivo (…) convenendosi per il pagamento, per ogni ora di lavoro presentato dalle 22 alle 23 una maggiorazione oraria limitata al 10 percento nonché dalle 24 alle 5, una maggiorazione oraria limitata al 15 percento”.
Inoltre, “i versamenti a carico della Società ai fondi di previdenza complementare giochi francesi e giochi americani” saranno “stabilimente effettuati nella misura del 10 percento” e a decorrere dal 1° gennaio 2019 “l'unico Fondo di previdenza complementare di riferimento dell'Up Casa da gioco sarà quello dei giochi francesi”.
Il numero delle festvità nazionali e infrasettimanali per il personale con Ccal ex Sitav e Ccal ex Siser è fissato in undici giorni su base annuale.
Quanto invece alle ferie, sempre per il medesimo personale, per il 2017 il numero di giorni usufruibili dai dipendenti con anzianità dal sesto anno è di massimo 30 giorni, dal 2018 sarà di 26.
Disposizioni anche sulla malattia: la quarta apertura e le successive non saranno coperte da pagamento a carico dell'azienda relativamente ai primi tre giorni. Sono esclusi i casi di ricovero ospedaliero per più di 10 giorni.
La proposta contiene anche una tabella riportante gli importi costituenti i nuovi minimi retributivi per il personale di nuova assunzione che sarà addetto all'Up Casa da gioco.
GLI INTERVENTI ORGANIZZATIVI - Vengono inoltre previsti degli interventi organizzativi, come l'abolizione di “tutte le norme e disposizioni contrattuali e intese che limitano o condizionano le aperture dei tavoli dei giochi lavorati e la gestione delle sale”, questioni interemente rimessa “alla discrezionalità organizzazione della direzione aziendale”. Viene inoltre adottato un sistema pause unitario e si conviene che “il personale con inquadramento nel profilo professionale 'valletto' possa essere destinato, eventualmente anche secondo turnazioni stabilite dall'azienda, a svolgere attività di cameriere addetto ai bar/ristorante anche dell'Upghb”.
L'azienda può anche “disporre unilateralmente il passaggio (…) del personale amministrativo e/o del personale addetto alle slot ai reparti del gioco lavorato”, previo però “svolgimento di corsi di formazione obbligatori per il personale”.
Inoltre, “si costituiranno, inizialmente, due aree giochi con la finalità di superare l'attuale frazionamento in ossequio ai principi di flessibilità organizzativa previsti dal piano”. Dal secondo semestre 2017 le parti si incontreranno per arrivare, se possibile entro il 31 dicembre 2018, “alla definizione di un Ccal per i lavoratori addetti alla Casa da gioco, con superamento dell'attuale contrattazione”.
 

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