No a referendum al Casinò Campione d'Italia, Ooss: 'Esito netto'

Preoccupazione e riserbo. È il poco che trapela da parte sindacale, dopo che i dipendenti del Casinò Campione d'Italia hanno respinto, con il 63 percento dei voti, l'ipotesi aziendale di accordo sulla riduzione del costo del lavoro, ipotesi che peraltro era economicamente migliorativa rispetto a quello vigente e che scadrà il prossimo 31 ottobre.
Da casa Slc-Cgil arriva un “no comment”, in attesa di una riunione del gruppo dirigente che si terrà oggi 28 agosto. Angelo Cassani, segretario regionale lombardo della Confsal, afferma invece: “Ora stiamo ad aspettare la mossa dell'azienda, e un minuto dopo occorre andare in assemblea. Certo è che l'esito del referendum, su quella che era la proposta aziendale, è stato chiaro, non si può alcun modo definire incerto”. Pier Mauriello, dell'Ugl, osserva: “L'unica cosa che posso fare è analizzare in modo asettico i dati. La partecipazione al voto è stata sicuramente condizionata dal periodo (diversi turni di ferie che si accavallano) e dal poco tempo a disposizione. Il fatto poi che il 63 percento dei votanti si sia espresso contro l'ipotesi d'accordo, sommati ad una parte dei non votanti , i quali non sono andati a votare probabilmente per non far raggiungere il quorum (segno comunque di dissenso verso la trattativa ooss-azienda), fa capire chiaramente che c'è del malcontento diffuso verso la dirigenza aziendale e credo proprio anche verso il lavoro svolto dal sindacato”.