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Dona (Unc): "Bene mozione Fli su divieto pubblicità nei giochi e corretta informazione su vincite"

08 marzo 2012 - 15:11

Roma - Finalmente abbiamo trovato una maggiore sensibilità presso gli attuali governatori nei confronti di un problema che affligge la cittadinanza e che ci impone di accrescere la consapevolezza dei consumatori. Con queste parole il presidente Unc, Massimiliano Dona commenta la mozione presentata alla Camera dai deputati Fli Benedetto Della Vedova, Flavia Perina, Enzo Raisi, Aldo Di Biagi, nella quale si chiedono due interventi fondamentali: il divieto totale di pubblicità di prodotti di gioco e che nelle informazioni non pubblicitarie presenti in tagliandi di lotterie e di gioco sia indicata chiaramente la percentuale di vincita. Riteniamo - continua Dona - che sia giusto prevedere il divieto totale di pubblicità di questi servizi al pari di altri prodotti nocivi per la salute come il fumo, visto quali sono gli esiti patologici. Perina (Fli) su pubblicità giochi: La Rai si adegui a quanto detto da Riccardi Mozione Fli, Raisi: Offerta di gioco va limitata, anche nella pubblicità

Scritto da Anna Maria Rengo

Nella mozione i deputati impegnano il Governo a disciplinare l’esercizio delle attività di gioco in modo tale che agli utenti sia resa nota in forma comprensibile sulla base di un’analisi certificata da organismi pubblici e privati indipendenti dai concessionari la reale possibilità di vincita per ciascuna giocata a seconda della sua tipologia, ad adottare le opportune misure anche di natura normativa predisponendo nel caso anche le modifiche legislative occorrenti, perché sia vietata la pubblicità commerciale delle attività legate a giochi, scommesse, lotterie e concorsi a premio.
“Nell’acuta fase di crisi economica che stiamo vivendo, il gioco d’azzardo patologico è diventato una piaga sociale che dovrebbe essere contrastata e che invece viene alimentata da una pubblicità martellante che spinge le persone a tentare la sorte”, afferma ancora Dona.

Inoltre, aggiunge Dona "pur essendo ben consapevoli dell’importanza per le casse dello Stato degli introiti generati dal giro d’affari legato al gioco  - conclude Dona - riteniamo necessario che il Governo prenda atto del problema, regolamenti il settore per prevedere che le informazioni fornite spieghino in modo trasparente la reale possibilità di vincita per ogni giocata e che sia contestualmente stabilito il divieto di pubblicità commerciale di tutte le attività legate a giochi, scommesse, lotterie e concorsi a premio”.


 

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