skin

Rilancio casinò, operazione rinnovamento per i giochi da tavolo

20 aprile 2024 - 07:59

Nell'ottica di rilanciare i casinò è fondamentale intervenire per adeguare i giochi da tavolo alla mutata domanda.

Foto di Kvnga su Unsplash

Foto di Kvnga su Unsplash

Forse è la nostalgia di un tempo che fu e che spero ritorni, forse è per il fatto che sono stato segretario regionale e nazionale dello Snalc Cisal in un periodo abbastanza impegnativo ponendo mente alla questione fiscale chiusa nel 1997; ma la dichiarazione del segretario dello Snalc di Sanremo che ho letto su gioconews.it del 18 aprile: “A noi interessa che l’azienda progredisca e che nel futuro si sviluppi sempre di più. La casa da gioco ha un potenziale enorme. Ristorante e bar sono estremamente importanti  e determinanti anche per il gioco e per gli incassi” mi invita a qualche riflessione.

Desidero ricordare che prendendo in esame, come certamente avranno provveduto a fare i dipendenti del casinò, la percentuale di incidenza dei proventi slot sul totale è molto alta. Il che significa che i giochi da tavolo, probabilmente, abbisognano di qualche intervento a favore dell’incremento dell’offerta cercando di adeguarla alla domanda magari tramite una attenta e ragionata diversificazione e, al tempo stesso, intervenendo sull’organizzazione del lavoro imitando, nel limite del possibile, quanto hanno fatto i supermercati e quasi tutte le banche: la formazione di impiegati multifunzione col tempo dovuto.

Non credo di evidenziare nulla che gli addetti al gioco (da tavolo) abbiano già notato: lo chermin de fer non c’è più da parecchio tempo e il punto banco potrebbe non sopperire a detta mancanza. Vuoi perché l’unica somiglianza con l’altro non è sufficiente, vuoi perché l’intendimento del giocatore di chemin è quello di combattere con un suo simile e non contro il banco. 
Ciò è solo per fare un esempio come, e questa è una mia personale ipotesi, l’aver favorito la fair sulla tradizionale potrebbe essere imputato al differente costo del personale.
Non tanto ai dipendenti vorrei, non posso dire sommessamente, segnalare la rilevanza dei proventi accessori che non si possono coniugare se non unitamente ai giochi da tavolo.

Ai miei tempi, sono in pensione dal 2001, c’erano i gala con le gare di chemin de fer e non era inusuale dare il giro, qualche volta le gare di roulette tradizionale, i pranzi dedicati alle varie cucine regionali e/o di circoli importanti.
È vero che i tornei di poker sono, e non potrebbe essere diversamente, un importante contributo al turismo alberghiero e non, che le manifestazioni precedentemente accennate necessitano di un investimento ma, forse a ben riflettere, il ritorno può essere interessante.

Desidero chiudere ritornando alla diversificazione della quale sono personalmente convinto e, fortunatamente, non da solo: perché non cercare giochi nuovi?  L’esperimento è già stato fatto in passato e non ha trovato seguito per i motivi che, a suo tempo, erano ritenuti validi. Si possono reperire giochi nuovi da esercitare online anche dal vivo e non si potrebbe sottacere che il gioco online ha registrato forti incrementi, in specie nei giochi da casinò.
Definitivamente concludo, e qui non mi rivolgo esclusivamente ai dipendenti per iniziative a sostegno, l’attrattiva va creata tramite diverse iniziative specialmente in presenza del divieto di pubblicità; nessuno potrà mai sostenere che una location come Sanremo non possa prestarsi a creare attrattiva. Non si potrebbe, in alcun modo, credere una simile affermazione!
Se queste poche righe di considerazioni possono aver contribuito a precisare una situazione, senza dubbio, già conosciuta, nutro anche la speranza di vedere i risultati in tema di produzione a favore dell’ente pubblico periferico nell’interesse generale.


 

Articoli correlati