Agisco: 'Emilia Romagna, inerzia Regione porta a espulsione di gioco pubblico'

Anche Agisco sarà in prima linea martedì 3 dicembre di fronte al Consiglio regionale dell'Emilia Romagna a Bologna per protestare contro la sua inerzia in merito alla richiesta degli operatori di salvaguardia della rete di raccolta operativa da prima dell'emanazione della legge regionale sul gioco.

"Siamo in grado di dimostrare - si legge in una nota dell'associazione - che l'applicazione letterale della legge regionale, al di là del fatto che non produce l'effetto di scongiurare i comportamenti che possono portare ad eccedere nel gioco, porta alla chiusura pressoché totale dei punti vendita esistenti, con la certezza che le reti clandestine sostituiranno quelle legali. Ciò mette a serio rischio i cittadini che, non avendo adeguati strumenti per distinguere se stanno giocando in punti legali o meno, non potranno più usufruire dell'assistenza e competenza degli attuali operatori, formati per riconoscere e prevenire il gioco compulsivo. Inoltre la chiusura della rete di Stato metterà sul lastrico migliaia di lavoratori e lo stato delle importanti risorse derivanti dalla raccolta legale di gioco".

Agisco invita quindi "tutti gli operatori della Regione a cessare l'attività martedì 3 dicembre e partecipare in massa alla manifestazione in difesa della legalità dei cittadini e dell'occupazione".