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Treviso: 10 slot irregolari, al titolare multa da 116mila euro

26 luglio 2021 - 08:20

Titolare di un bar installa apparecchi da gioco irregolare: recidivo, viene multato per 116mila euro, e ora rischia 500mila euro di sanzioni per evasione fiscale.

Scritto da Francesca Mancosu
Treviso: 10 slot irregolari, al titolare multa da 116mila euro

È costata cara al titolare di un bar di Treviso la decisione di continuare a tenere in funzione degli apparecchi da gioco irregolari, nonostante un primo sequestro già subito da parte dei funzionari dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli: ben 116mila euro di multa, in misura ridotta.

I funzionari Adm in servizio presso la  direzione territoriale Veneto e Friuli Venezia Giulia Ufficio Monopoli per il Veneto, durante le attività di controllo per il contrasto al gioco illegale, hanno sequestrato in due distinte operazioni nel medesimo pubblico esercizio 10 slot machine completamente irregolari.
Al primo controllo sono stati rinvenuti i primi 7 apparecchi Awp  e, a distanza di pochi giorni, grazie all’intuito e all’esperienza dei funzionari Adm che hanno previsto il reiterarsi della condotta illecita, nello stesso bar sono stati rinvenuti altri apparecchi, sempre completamente irregolari, messi di nuovo a disposizione della clientela.  


Secondo quanto si legge in una nota di Adm, "tutti e dieci gli apparecchi erano privi dei titoli autorizzatori e, poiché non collegati telematicamente con la rete Adm, non trasmettevano i dati di gioco.
All’interno dell’esercizio, inoltre, non era presente alcuna avvertenza sulla ludopatia, sui rischi del gioco patologico e sul divieto di gioco per i minori, come previsto dall’art. 7 D.L. 158/2012.
Si è proceduto al sequestro della somma di 1.600 euro, denaro contenuto all’interno degli apparecchi sequestrati.
Poiché la raccolta di gioco tramite gli apparecchi sequestrati avveniva in completa evasione fiscale, verrà avviato il procedimento di verifica fiscale per il recupero del prelievo unico erariale, ai sensi dell’art. 39-quater del D.L. 269/2003, per un importo stimato in 500mila euro di imposta, oltre sanzioni ed interessi".
 

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