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Gioco: bocciata mozione minoranze, Novara si allinea con la Regione

27 marzo 2021 - 09:24

A Palazzo Cabrino (Novara) vince la linea della maggioranza, bocciando la mozione sulla Legge 6 il Comune si assesta sulla linea del governatore Cirio.

Scritto da Redazione
Gioco: bocciata mozione minoranze, Novara si allinea con la Regione

Diciassette voti contrari e solo 4 favorevoli. Così è stata bocciata la mozione presentata dalla minoranza, in Consiglio comunale a Novara, che chiedeva al sindaco "a far sentire con forza il proprio dissenso presso il Consiglio regionale" contro la modifica della Legge regionale n.6 del 2016, dando "piena attuazione al 'Piano integrato delle attività di contrasto, prevenzione, diagnosi, cura del gioco d’azzardo patologico (GAP)' ".

Come riporta il quotidiano online LavocediNovara, la mozione presentata dai consiglieri d’opposizione del Movimento 5 Stelle e del Pd, è stata bocciata, con l'amministrazione cittadina che così si allinea al volere della Regione, intenzionata a modificare la legge applicando la retroattività della stessa. Una misura che penalizzerebbe ulteriormente le aziende del gioco legale. Ha prevalso la linea della maggioranza, che come ha dichiarato il capogruppo della Lega Anna Colombo, sostiene il principio che "il contrasto al gioco d’azzardo va fatto in forma educativa e di prevenzione sociale".

 "Un anno fa abbiamo presentato la stessa mozione, ora chiediamo che venga convocata commissione con gli addetti ai lavori", ha chiesto la consigliera del Pd Sara Paladini, intervenuta nel dibattito attorno all'ordine del giorno sulla "L.R. Piemonte sul contrasto al gioco d'azzardo patologico" assieme alla collega Milù Allegra e al capogruppo dei 5 Stelle, Mario Iacopino.

Come riporta LavocediNovara contro buona parte della legge 6 si è espresso anche Arduino Pasquini, esponente del gruppo Con Noi Per Voi, sostenendo che i consiglieri di minoranza dovrebbero fare pressioni con i loro rappresentanti in Regione piuttosto che proporre un documento per impegnare il sindaco. "Sono d’accordo sul contrasto alla ludopatia - ha dichiarato Pasquini -, ma non sulla retroattività della legge. I lavoratori del gioco legale hanno inviato una lettera alla Regione con un appello: per effetto della crisi sono stati persi 1700 posti di lavoro, nel 2021 saranno circa 5000. Inoltre l’imposta evasa è passata da 470 mila euro del 2016 a 4 milioni di euro nel 2018. La dimostrazione che questa norma del 2016 in parte è fallimentare e che ha il solo scopo di smantellare un comparto che è comunque legale".

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