"Va
consolidato il rapporto tra lo Stato e gli Enti Locali, che si è avviato e che deve portare a una nuova visione di Paese più efficiente e al servizio dei cittadini.
È anche
maturo il clima politico e sociale per procedere al riordino del settore giochi. La proposta, elaborata insieme alle
Regioni e agli Enti locali, risponde alle sollecitazioni di riformare un settore strategico per la nostra economia, ma che necessita di tutele sociali e culturali per i cittadini", sottolinea il sottosegretario.
"In un momento delicato per la storia sociale e civile del nostro Paese, segnato dalla crisi economica, dalla difficoltà di Istituzioni e partiti di rispondere alle nuove richieste di rappresentanza sociale, il Riformismo e la Solidarietà continuano a rappresentare i paradigmi più validi per ripensare le categorie e le forme della politica e della vita. Ci richiamano alla responsabilità, individuale e collettiva, di cercare, nella transizione culturale e valoriale che stiamo vivendo, le opportunità per
assolvere adeguatamente al nostro ruolo di coesione, proposta e soluzione dei problemi odierni.
Al di là delle vecchie o nuove deleghe che saranno assegnate nei prossimi giorni dal ministro Padoan, voglio ricordare e ripartire dalla questioni di cui, come sottosegretario, mi sono occupato in questi anni al Mef. Deve
continuare il nostro impegno per la salvaguardia dei risparmiatori e per la tenuta del nostro sistema bancario. Il cosiddetto decreto salva-banche, che prevede l’intervento diretto dello Stato con uno stanziamento di ben 20 miliardi di euro, è solo il primo passo di un lungo percorso che permetterà alle nostre banche e, quindi, alla nostra economia di uscirne rafforzata", afferma Baretta.
"E, infine, ma non meno importante, si conferma centrale
il mio impegno per il Veneto e per Venezia, perché le istanze e le richieste del nostro territorio trovino nel Governo un interlocutore attento e presente, anche al di là delle mie specifiche competenze. Penso all’industria diffusa in tutto il territorio, ai lavoratori e agli imprenditori che la sostengono, penso alle infrastrutture, come la Pedemontana, il Mose, Porto Marghera e l’alta velocità, penso alla cultura e al turismo, risorse fondamentali per il Veneto, penso alle questioni che riguardano più da vicino i cittadini, come il lavoro, i giovani e la riduzione delle disuguaglianze, e alla tutela di un ambiente meraviglioso che va recuperato a una nuova qualità della vita", conclude Baretta.