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Fase 2: task force al lavoro su report a Conte, valutazioni sul gioco

18 aprile 2020 - 09:31

Entro l'inizio della prossima settimana la task force guidata da Vittorio Colao redigerà un report al premier Conte: valutazioni e interrogativi su gioco, intrattenimento e bar.

Scritto da Anna Maria Rengo
Fase 2: task force al lavoro su report a Conte, valutazioni sul gioco

Tra dati, valutazioni scientifiche, richieste (contrastanti) delle Regioni, notizie smentite (come la riapertura di bar, ristoranti e parchi il 4 maggio) va avanti il lavoro per predisporre la fase 2 dell'emergenza Covid-19, ma le previsioni per il settore del gioco, considerato dalla task force guidata da Vittorio Colao a "rischio integrato medio-alto" rimangono incerte. Forse con l'unica certezza che non sarà tra le prime attività a ripartire, come potrebbe invece avvenire, secondo alcuni già prima del 4 maggio, per settori come moda, mobilifici, automotive e metallurgia.

Ieri, venerdì 17 aprile, la task force si è di nuovo riunita e sta redigendo un report da sottoporre all'attenzione del premier Giuseppe Conte nei primi giorni della prossima settimana. Solo allora si avrà l'ufficialità della sintesi raggiunta, ma l'orientamento è quello di riaperture non solo scaglionate, ma anche divise per zone, come del resto prevede anche il Dl Covid-19 che ha ultimato il suo esame in sede referente in commissione Affari sociali della Camera e che sarà in Aula la prossima settimana.

La "scaletta" delle riaperture mette al primo posto le aziende, poi i negozi, i bar e i ristoranti. Iniziando, per quanto riguarda le imprese, da quelle che hanno dimostrato di poter rispettare norme come il distanziometro, la dotazione di Dpi, la pulizia due volte al giorno. Un capitolo a parte, come detto, riguarda le sale giochi e gli altri luoghi per eventi pubblici. C'è chi propone una ripresa a settembre, limitatamente alle arene per gli eventi pubblici, e chi pensa che invece si possa partire già prima, con una rivoluzione organizzativa che interesserà di certo pure i bar. Questi locali, secondo le ultime indiscrezioni, dovranno essere completamente riorganizzati così da garantire un distanziometro di oltre un metro e e dovranno essere previsti dei corridoi di sicurezza per chi si avvicina al bancone. I più ottimisti pronosticano una riapertura dei bar l'11 maggio, ma non manca il fronte dei contrari. Ovviamente, la decisione sarà presa anche sulla base dell'andamento dei dati epidemiologici. Con criteri che potrebbero anche non essere quelli immaginabili: non è dunque detto che le Regioni dove il contagio è in termini assoluti e percentuali minore saranno le prime a riaprire. In ogni caso, nella valutazione generale e nella decisione finale che verrà adottata dall'esecutivo, dovranno essere presi in considerazione anche gli aspetti economici e occupazionali legati ad ogni tipo di attività e al prolungamento della loro chiusura. Un fronte, questo, rispetto al quale il comparto del gioco pubblico presenta un profilo alto, che non potrà passare certo inosservato. 

 

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