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Svezia, operatori al ministro: limiti al gaming regalo all'illegalità

09 giugno 2020 - 15:20

Con una lettera aperta al Ministro delle finanze svedese, l'associazione degli operatori del gaming Bos chiedendo di allentare le restrizioni per evitare ritorno illegalità.

Scritto da Redazione GiocoNews.it
Svezia, operatori al ministro: limiti al gaming regalo all'illegalità

I piani annunciati dal governo per il contenimento della pandemia da Covid-19 e la tutela dei cittadini sono messi in dubbio dagli operatori del gioco e ritenuti non realistici. Oltre al fatto che, secondo le aziende coinvolte, le intenzioni dell'esecutivo non fanno altro che consegnare il mercato nelle mani degli operatori illegali. Questa, almeno, è la posizione espressa dall'associazione di categoria Bos (Branschföreningen för Onlinespel), che rappresenta l'industria del gaming online.

Uno studio appena pubblicato dall'organismo indicherebbe che l'introduzione di limiti di deposito nei casinò online avrebbero come unico effetto quello di vedere circa la metà delle scommesse normalmente raccolta in Svezia essere reindirizzate verso i siti di gioco di operatori senza licenza, si legge nella lettera aperta.

"L'intera industria del gioco d'azzardo svedese è stata assillata dall'incertezza, con molti clienti che abbandonano le società autorizzate e si spostano invece verso operatori senza licenza. Se non iniziamo a cooperare e introduciamo misure a lungo termine fondate sui fatti, rischiamo di tornare indietro rispetto a come appariva il mercato prima della regolamentazione", scrive Bos.
 
LO STUDIO SULL'IMPATTO DELLE RESTRIZIONI - La società di ricerca indipendente Copenhagen Economics ha pubblicato un rapporto su come i limiti di deposito influenzerebbero i casinò online. Sulla base di dati sul fatturato, sondaggi sui consumatori, interviste e ricerche internazionali, il rapporto conclude che i limiti di deposito ridurrebbero la "canalizzazione" dei casinò online dal 75 percento, com'è attualmente con i siti autorizzati, al 52-63 percento. Quasi la metà di tutte le scommesse verrebbero effettuate sul mercato illecito. Tutto questo mentre non ci sono prove che suggeriscano che il gioco d'azzardo in generale, o il gioco nei casinò online, sia aumentato durante la pandemia di Covid-19: un punto già sottolineato dall'agenzia governativa che regola l'industria del gioco d'azzardo.
"Condividiamo l'opinione del governo secondo cui la protezione per e dei giocatori è della massima importanza. Concordiamo sul fatto che questo lavoro deve continuare e che insieme possiamo creare un mercato del gioco d'azzardo sostenibile con forti protezioni per i consumatori, ma il mondo deve essere basato su fatti", scrivono gli operatori.
L'associazione cerca di ampliare i requisiti di licenza, sensibilizzare all'autoesclusione, incoraggiare le autorità a fare un maggiore uso dei dati delle società di gioco d'azzardo, condividere i dati tra le società, tenere traccia delle pratiche di gioco dannose e dannose, estendere i mandati dell'autorità di gioco svedese per garantire integrità del sistema di licenze ed estendere il dovere di diligenza a più settori. La lettera aperta è stata firmata dai senior manager di Betsson, Kindred, LeoVegas, NetEnt, William Hill, ComeOn, Videoslot, Hero Gaming, SuprNation e il segretario generale del Bos.

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