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Il passaporto vaccinale di Israele, modello per riaperture e ripartenza

22 febbraio 2021 - 11:33

Con il 50 percento degli abitanti vaccinati contro il Covid, Israele ha istituito un certificato che consente di accedere a locali e servizi: un modello che potrebbe diventare standard internazionale.

Scritto da Ac
Il passaporto vaccinale di Israele, modello per riaperture e ripartenza

Palestre, hotel e piscine, ma anche eventi pubblici, sportivi o culturali, tornano accessibili per il popolo israeliano, che sta già pregustando il graduale ritorno alla normalità. Ma non per tutti: la riconquista degli spazi e dei servizi perduti vale solo ed esclusivamente per chi può esibire un certificato in grado di dimostrare di aver ricevuto la seconda dose del vaccino almeno una settimana fa. E' il cosiddetto “passaporto vaccinale” di cui si parla ormai da tempo pressoché ovunque, Italia compresa, tra le varie ipotesi per la ripartenza: in Israele, però, è già diventato realtà, con il governo che ne ha appena attuato la distribuzione, attraverso il ministero della Sanità, precisando che la validità è circoscritta per ora alla sola giurisdizione israeliana. Anche se il premier Benjamin Netanyahu sta cercando di mettersi d’accordo con Grecia e Cipro per aprire le frontiere ai vaccinati in primavera. All’inizio il governo aveva pensato di chiamarlo “passaporto verde”, ma tale appellativo avrebbe potuto creare confusione facendo credere di poterlo utilizzare all’estero: da qui la denominazione ufficiale di “Green Pass”. Per ora il lasciapassare vale per i locali e le attività che sono tornati a operare dopo il lockdown e per questa ragione potrebbe diventare un modello anche per gli altri paesi in cui i governi devono ancora decidere come gestire le riaperture, tra mille timori, soprattutto alla luce delle nuove varianti col virus. Una possibile soluzione che, com'è evidente, permetterebbe anche la facile riapertura anche dei locali di gioco, se applicata in altri paesi, come il nostro.

COME FUNZIONA IL PASSAPORTO VACCINALE - La procedura per ottenere la “carta verde” - la cui validità è stabilita in sei mesi - è semplice: basta inserire il numero di carta d’identità nel sito web dedicato dopo aver ricevuto la seconda dose di vaccino, e il lascia passare è pronto per l'uso. E nello Stato sono già 4,5 milioni i soggetti immunizzati e pronti per tornare alla vita di prima.
Per muoversi liberamente - in ogni caso, sempre utilizzando la mascherina – i titolari del certificato di vaccinazione dovranno soltanto mostrate il codice a barre di identificazione presentandolo all’ingresso dei locali o mostrarlo attraverso una app. Mentre tutti gli altri – chi rifiuta di vaccinarsi e i minori di 16 anni che non sono previsti nella campagna e non hanno mai preso il Covid-19 – da oggi possono frequentare negozi, supermercati, musei, biblioteche.
Il Paese tuttavia non ha ancora riaperto del tutto: restano bloccati i voli internazionali almeno fino al 6 marzo e tornano a scuola i bambini delle elementari e i più grandi, negli ultimi due anni del liceo. Anche i ragazzi delle medie restano ancora a casa, tra le proteste dei genitori, visto che hanno riaperto le palestre e tante altre attività, ma non le classi.

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