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Olanda: riparte l'iter su legge gioco online, esplode il caso privacy

18 giugno 2020 - 15:20

Il disegno di legge per la regolamentazine del gioco a distanza nei Paesi Bassi torna ad essere discusso nella Camera bassa olandese.

Scritto da Vincenzo Giacometti
Olanda: riparte l'iter su legge gioco online, esplode il caso privacy

 

Mentre i Paesi Bassi tentano di uscire dal lockdown che ha provocato la chiusura di tanti locali di gioco, con quelli di intrattenimento che si trovano ad affrontare non poche difficoltà, anche in Parlamento ripartono i lavori relativi al gaming. Con la ripresa della discussione, alla Camera bassa, dell'ormai antico disegno di legge sul gioco online che deve essere approvato, dopo i precedenti passaggi tra le due camere, in virtù del diritto che offre ai parlamentari l'opportunità di presentare proposte di modifica al testo. Al punto che ci si aspettano numerosi movimenti da vari partiti politici che di certo non lasceranno passare il testo così come formulato.

LOCALI A RISCHIO PRIVACY – Intanto, fuori dagli ambienti parlamentari, l'industria olandesi del gaming continua ad essere in fermento con gli operatori delle sale da gioco che esprimono dubbi sulla saggezza di registrare i dati personali dei clienti, come si legge su Gaming in Holland.
La misura è obbligatoria per tutti i locali e prevede la registrazione del nome dei giocatori, la data di nascita e il numero di servizio del cittadino e in più l'indicazione della frequenza con cui visitano il luogo. I proprietari di sale temono che la compilazione di questi dati possa portare a violazioni della privacy. Secondo Sanna Muijser, segretaria generale dell'associazione di categoria locale, Van: “Improvvisamente ci troviamo di fronte a questi obblighi di vasta portata. Ci chiediamo seriamente se questo sia stato adeguatamente pensato", con il legale Hester de Vries, consulente dell'associazione, che descrive la proposta come "trattamento eccessivo di dati personali". Sostenendo che dovrebbero essere registrati solo i giocatori problematici. "Il trattamento dei dati personali di ogni singolo cliente non ha lo scopo di prevenire la dipendenza da gioco".

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