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Trotto a Torino: il 25 giugno si fermano le corse

24 giugno 2014 - 09:38

“La dichiarazione dei partenti della giornata di corse del 25 giugno era già stata ritardata di 24 ore, spostamento sostanzialmente legato all'incontro tra il funzionario Mipaaf Emilio Gatto, Valter Ferrero, segretario della Federazione Nazionale Trotto, e altri rappresentanti delle categorie ippiche.

Scritto da Sm

Ieri l’incontro ha confermato l’elevata complessità nel pagare i premi a traguardo delle scuderie italiane, il tutto reso paralizzante dalla mancanza di un funzionario di riferimento che possa autorizzare l'ufficio competente ad emettere il denaro”. Lo rendono noto dall’ippodromo di Vinovo. “Preso atto della situazione le categorie ippiche hanno deciso l’astensione delle corse, ciò che ha portato all’annullamento delle corse di mercoledì 25 giugno all’ippodromo di Vinovo”.

 

IL SIAG - L'associazione Siag aggiunge: “Per il pagamento del corrente anno sarà presentato un decreto dal dottor Emilio Gatto al Ministro Martina entro questa settimana, che servirà ad avvallare la firma di un eventuale dirigente delegato dopodiché lo stesso dirigente sarà riconosciuto dalla Corte dei Conti con i dovuti tempi e potranno partire i pagamenti, altrimenti i pagamenti rimarranno sotto la firma del dottor Gatto e arriveranno attraverso Ucb con dei tempi molto più lunghi. Sul calendario corse si sta lavorando, cercando una soluzione con tutte le categorie del trotto, galoppo e gli ippodromi. In merito alla pista di Capannelle trotto è stato ribadito da Gatto che è stata inviata una lettera a Hippogroup dove si indica di correre a mano sinistra, come da regolamento, e sembra che sia stata accettata. Il Siag nella riunione ha portato avanti anche le seguenti richieste: il montepremi delle giornate di corse non può essere sotto una media a giornata di 40.000,00 euro in nessun ippodromo. La certificazione dei premi vinti dalle scuderie per la dichiarazione dei redditi si deve chiudere il 30 giugno. Il recupero delle iscrizioni pagate. Al posto dell’abbattimento del 10% al traguardo, si è richiesto di diminuire ulteriormente il numero delle giornate di corse per permettere lo stanziamento più alto delle stesse, altrimenti si sacrificano sempre guidatori, allenatori, proprietari, allevatori che sono la linfa vitale del settore, nonché gli investitori”.

 

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