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Decreto Mipaaft, gli ippodromi: 'Fare presto per nostro contratto'

08 marzo 2019 - 11:13

Dopo il decreto su calendario e sovvenzioni, gli ippodromi chiedono al Mipaaft il contratto tanto atteso.

Scritto da Fm
Decreto Mipaaft, gli ippodromi: 'Fare presto per nostro contratto'

All'indomani del decreto firmato dal ministro per le Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, che ha stabilito i principi generali per la formulazione del calendario e per l’erogazione delle sovvenzioni in favore delle società di corse (approvato dalla Corte dei conti, con la precisazione dei capitoli di spesa, Ndr) arrivano nuovi commenti dai rappresentanti degli ippodromi, raccolti da Gioconews.it.

 

Secondo, Pierluigi D'Angelo, presidente del consiglio di amministrazione di Ippodromi partenopei, “il decreto presenta alcuni punti che andranno esplicati meglio dall'amministrazione. Nella forma è piuttosto generico e presenta delle variabili di cui va capita l'applicazione.
Come ippodromi restiamo in attesa di essere contrattualizzati per evitare che si arrivi ai problemi con i pagamenti dello scorso anno. Sicuramente il Mipaaft si attiverà per pagare le spettanze, ma siamo a marzo e dobbiamo ancora avere gli acconti di gennaio e febbraio, e cominciamo già ad avere esposizioni rilevanti, specie gli impianti più strutturati con dipendenti e costi maggiori.
Speriamo che l'iter quest'anno sia più rapido rispetto al 2018 che dopo le elezioni politiche ha registrato un vuoto di governance di quattro mesi, con la paralisi della parte amministrativa del ministero.
Mi rendo conto che ora al ministero c'è un'operatività reale quindi auspico che a breve avremo i risultati sperati almeno per quanto riguarda il trasferimento delle risorse sia agli ippodromi che agli operatori.
Vedo che ci sono ancora dinamiche burocratiche molto complesse dal punto di vista dei pagamenti, ma siamo contenti dell'impegno che ci stanno mettendo”.
 
 
Concetto Mazzarella, presidente dell'Uni, commenta: “Non c'è nessuna novità rispetto a dicembre 2018. Il calendario ormai è deciso, la vedo più complicata per i rapporti con le società di corse. Andranno fatti altri due atti: il decreto del capo dipartimento e quello del direttore generale, che devono arrivare con urgenza perché altrimenti rischiamo di percorrere la stessa strada dello scorso anno.
Quanto al decreto pubblicato il 6 marzo, il criterio che prende a parametro le giornate di corse degli anni passati non mi sembra granché, ma è inutile sollevare critiche, aspettiamo l'applicazione reale poi vediamo cosa succede.
C'è l'esigenza di avere risposte immediate. Serve un contratto per gli ippodromi il prima possibile, nessuna società di corse deve prendere meno di quanto ha preso lo scorso anno.
Speriamo che nel 2020 arrivi la riforma, questo è un anno di transizione”.
 

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