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Ippodromo Palermo, bando deserto: il Comune 'Canone da ribassare'

21 agosto 2019 - 11:09

Dopo il 'flop' del bando per la gestione dell'ippodromo di Palermo, il Comune lavora ad un nuovo testo. Maurizio Rosso (Slc-Cgil) chiede tempi brevi.

Scritto da Fm
Ippodromo Palermo, bando deserto: il Comune 'Canone da ribassare'

 

Non c'è pace per l'ippodromo di Palermo.

Ad oltre 500 giorni dalla chiusura, disposta per infiltrazioni mafiose nella gestione delle scommesse, la data di riapertura dell'impianto si allontana inesorabilmente dopo il “flop” del bando per la concessione i cui termini sono scaduti lo scorso 12 agosto.

 

Secondo quanto confermano a Gioconews.it fonti del Comune il bando infatti è “andato deserto”.

L''intenzione manifestata dai dirigenti comunali ora è quella di “rivisitare il bando” e “non essendoci state offerte, come previsto dal regolamento comunale, ci sarà una riformulazione al ribasso dell'onere concessorio”.

Con una rassicurazione: “la volontà politica di fare le dovute valutazioni nei tempi più brevi possibili”.

 

 

Non si da attendere il commento di Maurizio Rosso  del sindacato Slc-Cgil. “Sono passati due anni dalla chiusura dell'ippodromo, quindi ora c'è da chiedersi se la gara sia poco interessante o 'irraggiungibile'. La Favorita è un impianto che ha bisogno di grossi investimenti, per svilupparsi in molteplici direzioni di interesse, sportive e culturali. Mi auguro che il Comune si impegni per rendere attrattivo questo bando, non è più possibile che un luogo così importante per la città sia lasciato a se stesso. Il nostro sindacato resterà accanto ai lavoratori affinché l'ippodromo sia restituito a loro e alla città al più presto”.
 
 
COSA PREVEDEVA IL BANDO - La gara andata deserta proponeva una concessione della durata di sei anni, fissando l’importo del canone di aggiudicazione dell’impianto, comprensivo del locale dove ha sede il ristorante, in 174mila euro oltre Iva.
Il canone quindi sarebbe stato “aggiornato annualmente, a partire dal secondo anno, automaticamente nella misura del 75 percento dell’indice Istat riferito al costo della vita”.
 L’aggiudicazione, ai sensi dell’art. 73 co.1,lett.c) e 76 del R.D. n.827/1924, verrà effettuata a seguito di offerta al rialzo rispetto al canone annuo.
 L’aggiudicazione sarà definitiva, ad unico incanto e verrà fatta in favore del concorrente che presenterà l’offerta più vantaggiosa per la stazione appaltante.
 

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