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Anticipo sovvenzioni, ippodromi: 'La burocrazia fa morire il settore'

08 aprile 2020 - 13:27

I rappresentanti degli ippodromi commentano gli accordi sostitutivi appena ricevuti per l’erogazione dell’anticipo del 40 percento delle sovvenzioni del 2020.

Scritto da Fm
Anticipo sovvenzioni, ippodromi: 'La burocrazia fa morire il settore'

Gli ippodromi hanno ricevuto dal dirigente del Pqai 8 gli accordi sostitutivi per l’erogazione dell’anticipo del 40 percento delle sovvenzioni del 2020, come previsto nel decreto del 10 marzo firmato dal ministro per le Politiche agricole, Teresa Bellanova. 

Non si fanno attendere i commenti degli operatori del settore.


"Un passo avanti è stato fatto e di questo ringraziamo molto il dirigente Di Genova, che, anche in questa tremenda situazione, sta lavorando con grande impegno.
Gli ippodromi associati al Coordinamento hanno subito sottoscritto i sopracitati accordi ed hanno già inviato le relative istanze e si augurano di ricevere presto le previste anticipazioni", auspica Attilio D'Alesio, presidente del Coordinamento ippodromi.
"Al ministero rinnoviamo la richiesta di istituire subito un tavolo di emergenza dove poter discutere su come ripartire una volta finita questa tragica situazione sanitaria, ed anche su come salvare e rilanciare l’ippica nazionale, che già prima del coronavirus era in una profondissima crisi".
 
 

Più dura la posizione di Pierluigi D'Angelo, presidente di Ippodromi partenopei, società che gestisce l'impianto di Agnano.
"L'esasperazione burocratica della contabilità di Stato non è più tollerabile in questa situazione di emergenza. La burocrazia ministeriale resiste tranquillamente al Covid 19 e nel frattempo le imprese muoiono", evidenzia, ricordando che alla luce dell'iter previsto - fra passaggi in Corte dei conti, Ragioneria di Stato ed erogazione ci vorranno due o tre mesi per ricevere le somme.
"Dopo aver già fatto mesi di lavoro, non abbiamo ancora preso neppure i rimborsi spese.
Così la situazione è avvilente e sono ormai 10 anni che non si riesce a risolvere il problema".
 
 
"Certamente sono contento che siano stati mandati gli accordi, perchè così riusciamo a fare quello che più giustamente avremmo dovuto fare a fine dicembre 2019, meglio tardi che mai", esordisce Elio Pautasso, presidente di Federippodromi. "Ma mi sta a cuore che si saltino i soliti passaggi burocratici di firme e controfirme e che eroghino questo 40 percento domani. Abbiamo delle spese da sostenere: le corse sono ferme, ma gli ippodromi in realtà non sono chiusi, perché ospitano comunque centinaia di cavalli e hanno tanti dipendenti da retribuire, visto che se alcuni sono in cassa integrazione la maggior parte di loro sono al lavoro. Dobbiamo incassare al più presto le nostre spettanze, a cominciare dagli ippodromi più grandi, perché altrimenti andremo incontro a difficoltà notevolissime. Mi auguro che sia solo una questione di giorni".
 

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