skin

Ippodromo Caprilli: Comune, sindaco e gestore respingono le critiche

17 agosto 2021 - 13:57

L'amministrazione comunale e il gestore dell'impianto evidenziano il rispetto delle procedure, il sindaco Salvetti ribadisce l'impegno per la città.

Scritto da Anna Maria Rengo
Ippodromo Caprilli: Comune, sindaco e gestore respingono le critiche

"L’attività di rifunzionalizzazione dell’impianto ed in particolare della pista, veniva eseguito dall’amministrazione comunale nel pieno rispetto dei normali iter amministrativi, peraltro dialogando con il ministero delle Politiche Agricole quale Ente superiore preposto al rilascio delle necessarie autorizzazioni e dei relativi controlli circa il rispetto dei regolamenti a tutela dell’interesse pubblico".

Lo chiariscono in una nota congiunta l'amministrazione comunale di Livorno e Sistema Cavallo (gestore attività ippica dell'Ippodromo "Federico Caprilli", a seguito della presa di posizione dell'Associazione nazionale galoppo sulle questioni inerenti la struttura labronica.

Comune e gestore proseguono affermando: "Vero è che il Ministero delle Politiche Agricole disponeva una commissione di valutazione, effettuando ben due sopralluoghi a mezzo di due diversi dirigenti, di cui uno responsabile proprio del servizio veterinario, che accertavano l’idoneità dell’impianto e della pista di galoppo e così assegnando all’ippodromo di Livorno una giornata di corse e la disputa del gran premio 'Coppa del mare' per il giorno 15 agosto.

In particolare, a seguito del primo sopralluogo, "al termine del quale la pista veniva ritenuta idonea e solo a seguito di alcune perplessità di tenuta della pista avanzate da una rappresentanza dei fantini, si decideva che venisse svolta una corsa di prova; veniva così svolta tale prova, a seguito della quale, alla presenza del dirigente incaricato dal Ministero, si ribadiva l’idoneità dell’impianto e della pista sia pur con alcune prescrizioni".

Veniva infatti paventata, proprio dai rappresentanti della categoria dei fantini, "la possibilità che la pista non reggesse cinque o sei corse di seguito, per cui il dirigente del Ministero, dottoressa Sveva D’Avanzo, ad ulteriore tutela prescriveva di allungare i tempi tra una corsa e l’altra, sì da rendere possibile il passaggio sulla pista di un apposito macchinario (regolarmente nella disponibilità del gestore dell’impianto) che riportasse la pista in condizioni ottimali all’inizio di ogni corsa".

Su tale prescrizione, sottolineano Comune e gestore, "nè l’Ang, né alcun fantino, prendeva alcuna posizione, salvo proporre dapprima di disputare una sola corsa (cosa espressamente incompatibile con il regolamento ministeriale), ovvero, in alternativa di spostare l’intera giornata di corse al 16 agosto a causa del concomitante svolgimento della giornata di corse di Merano fissata per il 15 agosto.
Delle due l’una: o la pista non era idonea neppure per il giorno seguente o lo era anche per la giornata del 15".

Per quanto attiene poi il benessere dei cavalli, a dire della Ang dalla stessa tutelato, "si ritiene che ciò sia stato sempre garantito sia dal Ministero che dalla società di corse". Senza entrare in polemica circa i reali motivi che hanno condotto i fantini "ad adottare tale eclatante quanto grave presa di posizione" e "circa l’incoerente condotta degli stessi", l'amministrazione comunale e Sistema Cavallo evidenziano "come lo svolgimento dei convegni ippici sia autorizzato e dettagliatamente regolamentato dal Ministero delle Politiche Agricole che, proprio attraverso il suo agire amministrativo, tutela i diritti di tutti i soggetti e gli interessi che fanno parte della filiera di settore, compresi cavalli e fantini; l’aver ritenuto dunque dal Ministero l’impianto e anche la pista idonea a svolgere le corse e l’aver assegnato la giornata del 15 agosto quale regolare giornata di calendario, porta ad affermare che ogni prescrizione fosse stata rispettata, sicchè la mancata partecipazione dei fantini deve essere letta come presa di posizione nei confronti proprio del Ministero, il quale sarà l’unico soggetto tenuto ad adottare i dovuti provvedimenti; il resto è solo sterile ed inutile polemica".

IL COMMENTO DEL SINDACO - Da parte sua, il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, sottolinea come "sul fronte tecnico operativo l’amministrazione comunale, il gestore dell’ippodromo e il Ministero, hanno evidenziato il percorso fatto che ha portato all’autorizzazione a correre e alla assegnazione delle corse per il 15 agosto".
Sul fronte politico "posso dire che i vertici del Movimento 5 Stelle livornese, che commentano e si avventurano in valutazioni e prese di posizione, sono gli stessi che a dicembre del 2015 hanno inopinatamente preso la decisione di chiudere l’ippodromo e abbandonarlo nel degrado". Una situazione che "in cinque anni ha determinato un incredibile danno economico alla collettività, costringendo l’attuale amministrazione ad impegnare risorse per il recupero funzionale della struttura e per rivalorizzare un area di 110 mila metri quadri nel cuore della città.
Una struttura che vedrà le corse dei cavalli, ma proporrà a 360° anche attività legate al mondo equestre, eventi culturali e di spettacolo in uno scenario che tornerà finalmente a disposizione".

Quanto alle "opposizione di destra, Lega e Fratelli d’Italia, non si capisce invece che cosa vogliano veder realizzato in questo spazio bellissimo. Si lasciano andare a reazioni isteriche se dei privati presentano progetti legati ad attività sportive (come il famoso progetto del centro surf), gridano a squarciagola se la struttura viene riconsegnata al mondo dell’ippica, si lamentano se dentro vengono realizzati momenti culturali o di intrattenimento. In realtà per loro l’unica strada da battere è quella della critica a prescindere senza uno straccio di proposta alternativa".

Questa amministrazione, "al netto delle prese di posizione di chi rappresenta fantini, allenatori e proprietari, ha come riferimento il percorso strutturato con il gestore e con il ministero che ha portato alla riapertura del Caprilli, cosa che era contenuta nel programma elettorale per il quale siamo stati scelti per governare la città, da questo punto non ci smuoviamo, andiamo dritti verso l’obbiettivo cosi come facciamo per tutte quelle cose che abbiamo realizzato e realizzeremo per rilanciare la città sotto il profilo, economico, culturale e sociale”.

Salvetti registra con dispiacere che "i fantini si siano appiattiti alle direttive impartite dall’Agn e che a fare le spese di tali strumentali e sconsiderate condotte siano solo i livornesi e gli appassionati del settore, ai quali, malgrado gli enormi sforzi profusi dalla amministrazione comunale e dalla Sistema Cavallo, si è vista negare la possibilità di assistere ad un importante evento sportivo per motivi che esulano del tutto dalla tutela del benessere dei cavalli e dei fantini.
Questi sono i fatti per come accaduti!", conclude il primo cittadino.

Articoli correlati