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Mipaaf: 'Al via cessione sperimentale segnale tv corse ippiche italiane'

28 gennaio 2022 - 12:31

Il ministero delle Politiche agricole avvia fase sperimentale di commercializzazione delle immagini dell'ippica italiana a società di corse che raccolgono scommesse all'estero.

Scritto da Redazione
Mipaaf: 'Al via cessione sperimentale segnale tv corse ippiche italiane'

L’avvio di una fase sperimentale di commercializzazione delle immagini delle corse ippiche italiane a società che raccolgono scommesse fuori del territorio nazionale, fino al 30 giugno 2023.

A disporlo è il ministero delle Politiche agricole con un decreto firmato dal direttore generale Oreste Gerini.

Il Ministero, “quale titolare esclusivo del diritto di utilizzo del segnale televisivo, cede – ai soli fini dell’eventuale vendita al di fuori del territorio nazionale - l’utilizzo del segnale televisivo, relativo alle corse che si svolgono negli ippodromi, alle società di corse che avanzano specifica richiesta e sono in possesso della strumentazione e della capacità organizzativa idonea a consentire una efficace gestione”, si legge nel decreto, consultabile integralmente a questo link, insieme con lo schema di contratto.

 

“I diritti di immagine delle corse italiane sono di esclusiva competenza del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, che ne consente l’utilizzo alla società di corse ai fini della loro commercializzazione al di fuori del territorio nazionale, ai sensi degli articoli 2 e 3 del presente decreto”.
 
LE MOTIVAZIONI – A spiegare il perché dell'avvio di questa fase sperimentale è il Mipaaf stesso nelle premesse al decreto.
“La commercializzazione a Enti o società di betting estere delle immagini televisive delle giornate di corse organizzate in Italia può determinare un considerevole volume di introiti, con effetti benefici per l’Erario e per il comparto ippico” mentre “il nostro Paese acquista i diritti televisivi delle competizioni ippiche estere e la relativa remunerazione è determinata sulla base del volume di scommesse raccolte”.
Va quindi considerato che “l’effettuazione delle operazioni di commercializzazione all’estero delle immagini delle giornate di corse, da parte delle società di corse, può costituire un servizio alla collettività e al settore ippico che risente di una crisi derivate da un progressivo calo di gettito erariale derivante delle scommesse nazionali” e, altresì, che “tale commercializzazione costituisce anche un mezzo per valorizzare e promuovere sul mercato il prodotto italiano”.
Inoltre, si deve tenere in conto che “il servizio reso dalle società di corse può essere sovvenzionato mediante introduzione di un’apposita voce nella metodologia di determinazione delle sovvenzioni spettanti alle Società di corse contributo”.
Perciò, si ritiene “opportuno, nelle more della ridefinizione della disciplina della remunerazione delle società di corse e ai fini di una più puntuale definizione della stessa, avviare una fase sperimentale di commercializzazione, anche nell’ottica di non vanificare occasioni di reperimento di entrate per l’Erario”.
Segue la constatazione che” il Ministero non dispone delle strutture, delle risorse e delle capacità necessarie per gestire direttamente l’attività di commercializzazione con Enti o società di betting estere delle immagini televisive delle giornate di corse organizzate in Italia” e si ravvisa “pertanto l’opportunità che, il Ministero possa cedere, alle Società di corse che risultino in possesso di idonea strumentazione e capacità organizzativa, e che ne facciano apposita istanza, in via sperimentale e provvisoria, sino al 31 dicembre 2022, l’utilizzo del segnale televisivo consentendo alle medesime di gestire direttamente le operazioni di commercializzazione e riconoscendo una remunerazione per il servizio svolto”, atteso che, “in ogni caso, la commercializzazione delle immagini televisive potrà avvenire fino ad un importo massimo complessivo non superiore a 150.000 euro”.
La cessione del segnale e l’autorizzazione allo svolgimento delle attività di commercializzazione “non comporterà nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, dal momento che ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, la remunerazione del servizio di commercializzazione prestato dalle società di corse sarà determinato in una percentuale del volume complessivo di commercializzazioni realizzato”, dopo aver preso atto “della nota n. 638646 in data 3 dicembre 2021 con cui l’ Agenzia delle dogane e dei monopoli ha comunicato di non avere osservazioni in merito alla cessione del segnale televisivo e dei diritti di immagine delle corse dei cavalli agli ippodromi ai fini della successiva commercializzazione all’estero ai fini della raccolta delle scommesse”.
 

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