skin

Razionalizzazione contratti, dipendenti ippodromi in stato di agitazione

13 aprile 2022 - 10:19

I dipendenti degli ippodromi entrano in stato di agitazione dopo la decisione di applicare contratti eterogenei. I sindacati chiedono confronto, Coordinamento ippodromi disponibile.

Scritto da Fm
Razionalizzazione contratti, dipendenti ippodromi in stato di agitazione

Ippica ancora senza prospettive, e sempre più lacerata e divisa.

Mentre le società di corse aspettano lumi sui finanziamenti tagliati dalla legge di Bilancio 2022, contratti e pagamenti, i loro dipendenti indicono lo stato di agitazione, per protestare contro la disdetta del Contratto nazionale e il rifiuto di razionalizzare e rinnovare la normativa applicata al settore.

Secondo quanto rendono noto Fabio Scurpa (Slc-Cgil), Mirco Ceotto (Fisascat-Cisl) e Franco Marziale (Uilcom-Uil), firmatari di un comunicato congiunto, è questa la decisione presa dal Coordinamento nazionale unitario ippica svoltosi ieri, 12 aprile, congiuntamente con strutture territoriali, delegati e lavoratori.

 

Il motivo? Le società di corse, agli inizi di aprile, hanno formalizzato che dal 1° luglio 2022 la Snaitech applicherà il contratto nazionale per le aziende del terziario (commercio), mentre Uni e Federippodromi quello degli impianti e delle attività sportive profit e no profit, determinando un’ulteriore frammentazione del settore in luogo della razionalizzazione chiesta dalle organizzazioni sindacali.
 
Secondo quanto si legge nella loro nota, “le società che gestiscono le scuderie del trotto e del galoppo non hanno mai risposto alle richieste di incontro”.
Lo stato di agitazione appena formalizzato “comporterà il blocco di tutte le attività aggiuntive al normale orario di lavoro (straordinari, banca ore, flessibilità oraria ecc.), a cui si aggiunge un pacchetto di 32 ore di sciopero da articolare secondo le determinazioni e le modalità di ogni singolo sito produttivo con la finalità di bloccare completamente l’attività di corse ed eventuali altre manifestazioni spettacolistiche e di intrattenimento programmate all’interno degli ippodromi”.
 
Oltre a tali iniziative sindacali, le segreterie territoriali e nazionali di Slc-Cgil, Fisascat-Cisl, Uilcom-Uil si attiveranno con le istituzioni e con gli Ispettorati del lavoro, “allo scopo di avviare puntuali verifiche sulla regolarità e la sicurezza del lavoro svolto all’interno degli ippodromi. Si chiederà al ministero competente di vigilare sul corretto impiego delle risorse pubbliche messe a disposizione di imprenditori che, evidentemente, hanno poco a cuore il rilancio e lo sviluppo dell’ippica”.
 
Infine, le organizzazioni sindacali si dicono “disponibili da subito a riprendere il percorso di collaborazione che le società di corse hanno incomprensibilmente interrotto, partendo appunto dalla razionalizzazione, e dal rinnovo dei contratti esistenti compreso quello dei totalizzatori e servizi vari”.
 
COORDINAMENTO IPPODROMI: “CONFRONTO PER CONTRATTO NAZIONALE” - Sul fronte dei commenti dei diretti interessati, l'associazione Coordinamento ippodromi si dice “pronta e disponibile a discutere di un nuovo contratto di lavoro per i dipendenti di tutte le società di corse e giungere ad un rinnovo condiviso su base nazionale, visto che il vecchio contratto è scaduto da tanto tempo e non più applicabile.
La frammentazione sarebbe gravissima ed inaccettabile e quindi siamo pronti ad un incontro con le altre associazioni degli ippodromi e con i sindacati e ci auguriamo di poterci confrontare quanto prima per poter avviare un percorso finalizzato alla stipula di un nuovo contratto nazionale per tutti i dipendenti dei 36 ippodromi nazionali.
La 'nostra' ippica non è più quella di una volta e versa in una profondissima crisi e non ha bisogno di altre 'lacerazioni' o 'divisioni' e restiamo quindi in attesa di conoscere data e luogo dell'incontro”.
 

Articoli correlati