skin
Menu

Bernardi (Cna Parma): “Il Legislatore non dimentichi la vera natura delle new slot”

09 marzo 2012 - 09:15

Diminuzione della percentuale di vincita sugli apparecchi, possibili modifiche tecniche e 'cattiva' opinione pubblica. Tutti temi di grande attualità per il comparto delle new slot e rispetto ai quali propone alcune riflessioni Eugenio Bernardi, consulente tecnico e memmbro del Cna di Parma. “Oggi spaventa la grande diffusione delle new slot, non anche il Preu o tassazione che lo Stato ne ricava dalle medesime, quando basterebbe - e sarebbe bastato prima - che un Parlamento più avveduto avesse stabilito che una percentuale del ricavato dei giochi (senza eccezioni) fosse destinata alla eventuale cura o prevenzione di certi comportamenti compulsivi. Invece, come sempre accade in Italia, prima si fa e poi si disfa”.

Scritto da Alessio Crisantemi


Sì, perché, ricorda Bernardi, “oggi, leggendo e ascoltando le decine di notizie sul gioco e sui suoi pericoli, si nota come il comparto sia fortemente criticato, anche da chi in passato ha votato le leggi che hanno dato vita agli innumerevoli giochi di Stato. L'aria è cambiata e tutti hanno scoperto le cosiddette 'ludopatie', quando prima hanno fatto nascere decine di giochi con giocate e vincite iperboliche, dove vengono sempre colpevolizzati gli apparecchi 'da intrattenimento' comma 6/a del 110 Tulps (le New slot) o che le definiscono ignorantemente la maggior parte dei media e dei politici 'videopoker' o 'slot machine', senza fare differenza con le reali slot machine che sono le Videolottery o il casinò games online, dove su queste ultime apprecchiature, il gioco del poker è consentito, mentre sulle prime è vietato”.

“Ricordo che le comma 6/a del 110 Tulps – aggiunge il tecnico - sono apparecchi deterministici, avendo parametri fissi e risultati altrettanto fissi da conseguire, ovvero giocata da 1 euro, vincita di max.100 euro devono mantenere una percentuale di vincita del 75% (praticamente inchiodata per il calcolo del Preu sull'introdotto) su un ciclo prestabilito e dichiarato. Tali apparecchi (le comma 6/a dette all'inglese Awp) non sono 'randomici' ma controllati per mantenere quei parametri precedentemente descritti, ma tutto ai più non interessa”.

Dimenticando tali aspetti, dunque, il Legislatore sembra aver cambiato completamente atteggiamento e starebbe per utilizzare il pugno duro contro il gioco pubblico, con particolare riguardo alle slot. Con un piccolo 'ma': “Quale motivazione trovare nell'abbassare al 74% la vincita (come disposto dal decreto Aams del 14 novembre 2011, Ndr) se non per mantenere i volumi d'introito della tassazione a discapito del giocatore? E non è stato il settore a suggerirlo”.




Articoli correlati