Scommesse: il bando di gara al Mef, le novità per provider e concessionari
Dopo una serie di colloqui con l'Antitrust, i Monopoli completano la stesura del bando di gara che approda al gabinetto del Mef e attende il parere del Consiglio di Stato.
Il nuovo bando di gara per l'assegnazione delle nuove concessioni per la raccolta delle scommesse è pronto, e con qualche novità per gli addetti ai lavori e i soggetti interessati a partecipare alla gara. L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dopo una serie di scambi nell'ambito di un'ampia consultazione con l'Antitrust, è arrivata alla stesura definitiva della gara che proprio in queste ore approderà al gabinetto del Ministero dell'Economia. Per poi transitare da via Venti Settembre a Palazzo Spada, per ottenere il parere preventivo del Consiglio di Stato previsto dalla legge.
Il testo della gara predisposto dai Monopoli – secondo quanto è in grado di riferire GiocoNews.it – pur non entrando nel merito della cosiddetta 'questione territoriale', com'è inevitabile, non essendo ancora stato raggiunto alcun tipo di accordo dalla della Conferenza unificata sulla riorganizzazione della distribuzione dei giochi sul territorio nazionale, presenta alcune novità rispetto alle precedenti gare e alle altre procedure pubbliche che hanno interessato il comparto giochi in questi anni.
Da notare inoltre come il testo non contenga alcun limite di concentrazione per gli operatori futuri assegnatari di titoli concessori, com'è invece previsto per i concessionari delle slot e come in molti si aspettavano di trovare nella nuova gara di scommesse. Ma non è stato invece previsto nella formulazione attuale la quale, come detto, ha ottenuto il via libera anche da parte dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Intanto però il Mef potrebbe mandare avanti la pratica assicurandosi il parere del Consiglio di Stato sul testo corrente in modo da poter essere pronti nel più breve tempo possibile con l'emanazione della gara nel caso in cui si riuscisse ad arrivare a un verdetto conclusivo in Conferenza unificata. Procedendo così all'avvio della gara, nella migliore delle ipotesi, entro il prossimo novembre. O, almeno, queste erano le ipotesi al vaglio del Ministero fino a qualche ora fa, mentre ora il terremoto che ha devastato il centro Italia impone priorità diverse all'Esecutivo che potrebbero incidere significativamente sull'agenda di governo. Oltre a creare nuove esigenze di cassa, che certo non lasceranno fuori il comparto giochi.