Lavori in corso per la proroga del termine di efficacia temporale delle autocertificazioni e dei relativi nulla osta previsti per gli apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro.
È questo il primo punto oggetto dell'incontro del tavolo tecnico tra operatori della filiera (racchiusi sotto l'egida degli Stati generali dell'amusement) e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli che si è svolto nella mattinata di oggi, 13 dicembre, presso gli uffici del regolatore, in occasione del quale i dirigenti di Adm hanno confermato di essere al lavoro sul provvedimento di proroga che dovrebbe quindi arrivare nei prossimi giorni.
Esattamente come avvenuto un anno fa, con la determina del 19 dicembre 2023, che aveva spostato in avanti alla fine di quest’anno la scadenza.
Secondo la norma - come noto - gli apparecchi comma 7 del Tulps sarebbero dovuti essere sottoposti a verifica tecnica di conformità in seguito al periodo transitorio inizialmente definitivo dalla legge, ma in seguito alla situazione di stallo nei processi di omologazione e certificazione delle macchine, si sono rese necessarie una serie di proroghe, fino a quella oggetto dell'incontro di oggi, che sposterà di nuovo le lancette in avanti di un anno.
Tra gli altri punti discussi in occasione dell'incontro, anche le altre richieste della filiera già avanzate al Mef nei giorni scorsi, con Adm che ha confermato che tutti i provvedimenti del caso relativi al mercato amusement saranno trattati in occasione della futura legge di riordino del comparto, attesa per il prossimo anno.
Tra le nuove e ulteriori richieste degli operatori, anche la sburocratizzazione dei nulla osta sugli apparecchi visto che, in seguito alla digitalizzazione dei nulla osta introdotta oltre un anno fa per gli apparecchi comma 7 (e soltanto in questi giorni replicata anche per le Awp), veniva richiesta la duplice esposizione nei locali, sia del (nuovo) Qr code che del certificato cartaceo, con gli operatori che chiedono di ridurre l'obbligo al solo certificato digitale.
Come ultima istanza, infine, gli operatori hanno chiesto al regolatore di promuovere un incontro tra l'Ufficio controlli di Adm, aziende produttrici e importatrici di giochi e organismi di certificazione, per un allineamento generale sulla corretta interpretazione delle norme tecniche per l'omologazione degli apparecchi, tenendo conto delle differenti vedute su alcuni passaggi che hanno portato alla situazione di impasse attuale.