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'Non gioco più': a Terni nasce una cabina di regia contro le ludopatie

11 ottobre 2022 - 13:33

Sul tema delle ludopatie l’assessore al Welfare del Comune di Terni, Ceccotti, sottolinea l'importanza di un lavoro di squadra con il coinvolgimento di tutte le forze attive sul territorio

Scritto da Redazione
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“Un fenomeno di tale portata non può essere affrontato singolarmente, frammentando le azioni, ma necessita di interventi integrati tra i vari servizi del territorio e di una progettazione personalizzata che tenga conto delle caratteristiche della persona, dei bisogni, delle potenzialità e dei rischi di intervento”.

Sono le parole con cui gli assessori Cristiano Ceccotti, Maurizio Cecconelli e Giovanna Scarcia presentano la ratio del progetto “Non gioco più”, iniziativa promossa dal Comune di Terni per contrastare le ludopatie presentata oggi, 11 ottobre.

 

Il progetto nasce da un bando della Regione Umbria, a seguito della diffusione sempre più rilevante del fenomeno della ludopatia. Prevede il coinvolgimento degli Enti locali nell’elaborazione di piani operativi finalizzati a programmare azioni di contrasto rispetto ai comportamenti compulsivi legati alla dipendenza dal gioco d’azzardo. Saranno organizzati incontri nelle scuole e nei centri sociali, con il supporto di psicologi, tecnici, associazioni; sarà rilanciata la campagna informativa con riferimento anche al numero verde contro le ludopatie: 800410902. Una mostra con materiale (anche a fumetti) sulle ludopatie è inoltre  visitabile da oggi nella chiostrina della biblioteca comunale.
Il progetto è stato assegnato alla Zona Sociale n. 10, di cui il Comune di Terni è l’Ente capofila.


Da questa consapevolezza nasce l’integrazione tra l’operatività dei diversi Servizi della Asl Umbria 2 ( SerD ), dell’Azienda Ospedaliera di Terni e del Comune di Terni coinvolgendo nei programmi di intervento le risorse attive nel territorio (associazionismo, volontariato, privato sociale, imprese, ecc.).

 

L’intervento prevede il coinvolgimento anche di altri soggetti della rete in quanto il fenomeno del gioco (patologico e non) ha grandi riflessi anche sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica, delle frodi e della criminalità organizzata (a causa dell’indebitamento e della necessità di reperire denaro, anche a tassi usurai) nonché naturalmente sul piano fiscale. Verranno coinvolte dunque le forze dell’ordine, le istituzioni scolastiche, associazioni di categoria, esercizi pubblici, Terzo settore, sale giochi, Ancescao e centri sociali per anziani e i sindacati pensionati, che già nel 2019 hanno proposto un protocollo proprio sul gioco d’azzardo.


Con l’iniziativa presentata oggi nasce dunque una cabina di regia con l’obiettivo di rispondere al fenomeno delle dipendenze, con un sistema di intervento, costituito da servizi pubblici accreditati ed integrati tra loro. Avvalendosi anche del supporto della cabina di regia messa a disposizione da Anci e Regione Umbria, si è cercato di definire un gruppo di lavoro locale con funzione di supporto operativo per la realizzazione del progetto, di predisposizione degli strumenti per la gestione, il monitoraggio e controllo delle attività, la definizione delle linee guida e degli aspetti finanziari del piano di intervento.

Il tema della ludopatia è trasversale - dice l’assessore al Welfare del Comune di Terni, Cristiano Ceccotti - perché riguarda sia ragazze e ragazzi di giovane età, sia anziani, e persone che appartengono a diversi strati sociali.

Il dilagare delle patologie legate alla 'dipendenza da gioco' è un grave fenomeno sociale che colpisce direttamente numerosi individui e coinvolge indirettamente le famiglie e la comunità. Un problema rilevante per le implicazioni economiche, giuridiche ed etiche che comporta. Lo sforzo è rivolto alla costruzione di una comunità inclusiva, solidale ed educante, come contrapposizione al degrado dell'isolamento e della solitudine che spesso degenerano in patologie.

Ed è per questo che l’Amministrazione comunale, in particolare l’assessorato al Welfare, è lieto di supportare progetti come questo, basati su un importante lavoro di rete che vede la collaborazione con soggetti attivi sul territorio e sensibili alla tematica e programmare giornate come quella di domani  che si presenta come un’importante occasione per stimolare e raccogliere eventuali proposte e per diffondere la consapevolezza che sul territorio esiste una cabina di regia, una rete di attori che hanno il compito di leggere i bisogni e le risorse del territorio e rispondere ad esse con azioni integrate sul tema delle dipendenze”.

 

 

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